venerdì 25 aprile 2008

In Sardegna uranio e piombo nei capelli dei bambini

Inquinamento da uranio e piombo, i bimbi di alcune zone della Sardegna ne soffrono più di altri. In particolare quelli dell'Ogliastra, vicino al poligono interforze di Perdasdefogu, e quelli che vivono vicino al polo industriale di Portovesme. Sono i risultati di una ricerca portata avanti dall'Istituto di scienze antropologiche della facoltà di Scienze biologiche dell'università di Cagliari. Il quotidiano 'L'Unione Sarda' racconta che la ricercatrice Elisabetta Vallascas ha esposto i risultati dello studio durante un convegno che si è svolto nel Centro di Sardegna Ricerche, a Pula, in provincia di Cagliari. "Ambiente e salute tra scienza e progresso" era il tema del convegno, organizzato in collaborazione con l'associazione Me.Di.Co..

I risultati sull'uranio, scrive il giornale, sono emersi ufficiosamente. Gli universitari hanno analizzato il sangue e i capelli di gruppi di bambini della zona sospetta di contaminazione in Ogliastra e di altri studenti di Jerzu. E' emerso che i valori nei primi bambini sono superiori rispetto agli altri. Superiori e basta, non significa cioè che sia stato superato un livello di guardia o che ci sia una situazione di pericolo imminente.

Appare invece sufficientemente chiara la situazione emersa nel Sulcis, dove è ben noto il diffuso inquinamento da piombo che ha effetti negativi sulla crescita dei bambini. Nel 1998 sono state eseguite analisi sul sangue e nei capelli di 413 ragazzini delle scuole medie (tra gli 11 e i 14 anni) di Portoscusu, Sant'Antioco e Sestu. Nel 2002 gli esami hanno riguardato solo i capelli di 250 ragazzini di Carbonia, Gonnesa, San Giovanni Suergiu e Sinnai. Nel 2007 la stessa indagine è stata eseguita anche a Perdasdefogu ed Escalaplano. I risultati sono che nel Sulcis il piombo avrebbe un effetto negativo sulla crescita in rapporto a diversi livelli di concentrazione rilevati. Tutto normale invece a Sinnai, Sestu, Perdasdefogu ed Escalaplano dove la piomboemia non esiste.

La ricerca ha dimostrato le conseguenze negative dell'impatto ambientale delle industrie metallifere del Sulcis e l'affidabilità dell'esame dei capelli dei bambini fatto con il consenso dei genitori.