domenica 19 settembre 2010

Al via i lavori della Commissione di inchiesta

La commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito, composta da 21 senatori, che dovra'
indagare sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato nelle missioni all'estero, insediatasi il 4 agosto, ha iniziato lo scorso 15 settembre a Palazzo Madama i suoi lavori con l'elezione dei due vicepresidenti e dei segretari. Siamo al terzo tentativo da parte di una commissione d'inchiesta di trovare un nesso di causalita' tra l' uso dell' uranio impoverito nell' esercito e i casi di morte da tumore deimilitari impegnati nelle missioni all'estero.

Il presidente della commissione monocamerale, il senatore del Pdl Rosario Giorgio Costa, si occupa di questo tema fin dal 2005 quando era stato scelto dall'allora ministro della Difesa Antonio Martino ad occuparsi della materia come sottosegretario e ha seguito i lavori delle due commissioni parlamentari d'inchiesta che si sono succedute a partire da febbraio del 2005.

''Nella prima commissione - ha detto Costa - non e' stato possibile, nonostante la collaborazione di tanti scienziati, riuscire a stabilire un nesso di casualita' tra l'uranio impoverito e le patologie tumorali e anche nell'ultima commissione, presieduta dalla senatrice Lidia Menapace, non si riusci' a trovare le motivazioni delle neoplasie, pero' arrivammo a far riconoscere nell'ultima Finanziaria della precedente legislatura una regolamentazione secondo la quale a chi contrae le neoplasie e' riconosciuta la causa di servizio per il semplice fatto di aver preso parte alle missioni di pace''.

Il problema, dunque, come osserva Costa ''rimane irrisolto'', ed e' stato necessario istituire nuovamente la commissione d'inchiesta la cui funzione, spiega il presidente della
commissione e' ''innanzitutto quella di periscopio: vale a dire di costante presenza in modo che chiunque abbia timori o patologie abbia l'opportunita' di potersi rivolgere a un organo super partes parlamentare che segue l'evoluzione dell'argomento''. ''L'obiettivo della commissione - sottolinea Costa - e' quello di riuscire a stabilire qual e' il comportamento che bisogna tenere da parte di chi organizza e di chi partecipa alle missioni di pace affinche' non si contraggano patologie cosi' gravi''.