mercoledì 23 novembre 2011

RISARCIMENTO AI FAMILIARI DI MELIS, IL MINISTERO NON RICORRE

Il Ministro della Difesa non ha presentato ricorso giudiziario contro la sentenza dell'agosto scorso del Tribunale civile di Cagliari che aveva stabilito un risarcimento di 584 mila euro ai parenti del militare Valery Melis, che aveva operato nei Balcani, morto a causa di un tumore.

'Con un atto profondamente innovativo - ha sottolineato positivamente il presidente dell'Associazione nazionale assistenza vittime arruolate nelle forze armate e familiari caduti (Anavafaf), Falco Accame - il Ministro non ha fatto ricorso contro la sentenza che assegna un compenso ai familiari del militare Valery Melis, deceduto per un tumore derivato da possibile contaminazione per uranioimpoverito.

In tutti i casi precedenti in cui la giustizia civile aveva ordinato dei risarcimenti in contrasto con le decisioni dell'Amministrazione Militare, ad esempio i casi Melone, Marica, Vacca, era stato presentato un ricorso avverso alla decisione dei Tribunali.

Per l'Amministrazione della Difesa, nel caso Melis, il risarcimento iniziale era stato costituito dall'attribuzione di una pensione di 258 euro al mese ai genitori del militare, e agli stessi era stata addirittura negata la 'speciale elargizione' adducendo il motivo che il militare Melis, che era di leva ed era poi diventato militare volontario, in base a questo status di volontario non avrebbe avuto diritto al conferimento dell'indennizzo.

Melis era deceduto, a 27 anni, il 4 febbraio 2004 dopo una lunga malattia che lo aveva colpito quattro anni prima, di ritorno da una missione all'estero, nel 1997 e nel 1999 aveva partecipato alle missioni in Albania e Kosovo.