lunedì 12 gennaio 2009

Il Tribunale di Firenze obbliga il Ministero della Difesa a risarcire un malato con 545mila euro. Si riaccende la speranza in molti di avere Giustizia

Storica sentenza, il 17 Dicembre 2008, del Tribunale di Firenze che obbliga il Ministero della Difesa a risarcire con la somma di 545mila euro per il danno non patrimoniale subito dal militare di Orbetello (Grosseto) Giambattista Marica, affetto da un linfoma e vittima di possibile contaminazione da uranio impoverito. Il paracadutista si era ammalato dopo la missione IBIS in Somalia

Di seguito alcuni passi salienti della sentenza.

“Deve concludersi che, nel caso in discorso, vi sia stato un atteggiamento non commendevole e non ispirato ai principi di cautela e responsabilità da parte del Ministero della Difesa, consistito nell’aver ignorato le informazioni in suo possesso, già da lungo tempo, circa la presenza di uranio impoverito nelle aree interessate dalla missione ed i pericoli per la salute dei soldati collegati all’utilizzo di tale metallo, nel non aver impiegato tutte le misure necessarie per tutelare la salute dei propri militari e nell’aver ignorato le cautele adottate da altri Paesi impegnati nella stessa missione, nonostante l’adozione di tali misure di prevenzione fosse stata più volte segnalata dai militari italiani.

Il Ministero della Difesa sapeva dunque, doveva ed era tenuto a sapere avendone l’obbligo giuridico, dell’uso di ordigni all’uranio impoverito, della sua pericolosità e dei rischi ad esso collegati, e doveva conseguentemente ispirare la propria azione ai principi di cautela e protezione, nella salvaguardia del personale inviato col contingente italiano, da pericoli incombenti e diffusi, ulteriori e diversi dall’ineliminabile rischio insito nel “mestiere di soldato”, in quel precipuo teatro di guerra, come si è detto connotato da forte presenza di sostanze nocive ed idonee ad innescare, su un numero indeterminato di persone, per le notizie al tempo già disponibili, processi eziopatogenetici”.

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Assistenza legale vittime

STUDIO LEGALE Bruno Ciarmoli
Per informazioni: 080/52.47.542

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URANIO: AVVOCATO CIARMOLI, BENE RISARCIMENTO 545MILA EURO

ORA GIUSTIZIA RECENTE SENTENZA FARA' DA APRIPISTA A VITTIME PUGLIESI

Bari, 13 gen. - (Adnkronos) - "La recente sentenza del Tribunale di Firenze che ha condannato il ministero della Difesa a risarcire con 545mila euro un militare toscano affetto da un linfoma dopo una missione all'estero, vittima di possibile contaminazione da uranio impoverito, e' un importante apripista che consentira' ai numerosi militari pugliesi e non solo che vivono lo stesso dramma di avere finalmente giustizia". Lo dichiara l'avvocato Bruno Ciarmoli del Foro di Bari, che da alcuni anni assiste diversi malati e familiari di vittime anche attraverso il sito di denuncia e contatto 'vittimeuranio.com'. "La Puglia - spiega Ciarmoli - e' in assoluto la regione italiana che ha pagato con il maggior numero di militari deceduti il prezzo di questa assurda guerra. Sono infatti sei i morti. Tre in provincia di Lecce, Andrea Antonaci scomparso nel 2000, Alberto Di Raimondo (2005), Giorgio Parlangeli (2007). E poi ricordiamo Roberto C. della Provincia di Taranto, morto nel 2007, Crescenzo D'Alicandro della Provincia di Brindisi, scomparso nel 1996, e il militare della Provincia di Foggia Corrado Di Giacobbe, morto nel 2001". "Almeno altrettanti - conclude - sono i malati, tra cui Carlo Calcagni di Guagnano e Luca Giovanni Cimino di Copertino che ha chiesto di essere indennizzato dopo aver scoperto un tumore osseo in seguito al servizio prestato nel Poligono di Torre Venere, sempre in Provincia di Lecce". (Maf/Ct/Adnkronos) 13-GEN-09 15:12 NNNN