lunedì 23 marzo 2009

RISARCIMENTI PER I MILITARI AMMALATISI NEI POLIGONI

Nei poligoni come Teulada, Capo Frasca, Decimumannu, Salto di Quirra, in Sardegna impiegati in campo internazionale da operatori militari e civili di terra, mare e cielo, appartenenti a paesi stranieri, debbono essere finalmente riconosciuti i risarcimenti dovuti. Questo vale anche per gli altri poligoni di uso internazionale, come ad esempio nel Lazio quello di Nettuno, in Puglia quello delle Murgie e in Friuli quello del Dandolo.

Da anni l’Anavafaf ha richiesto che tutto il personale che ha operato senza misure di protezione, in particolare il personale che recuperato residuati bellici anche a mani nude (e quindi l’uso di guanti, maschere, tute impermeabili e occhiali) sia risarcito. La recente sentenza del Tribunale Civile di Firenze, in data 17 dicembre 2008, ha previsto un risarcimento di oltre 500.00 euro ad un militare che aveva operato senza misure di protezione. Molti sono i casi di gravi infermità e di morte verificatisi per personale che ha operato in Sardegna, ad esempio i casi Serra, Faedda, Medda, Vargiu, Bonincontro e casi di grave infermità come Cardia, Cappellano, Pisani e altri. In qualche caso, come nei casi Serra e Faedda, nessun risarcimento è stato concesso ai genitori.

Inoltre doveva essere riconosciuto a questi operatori lo status di “vittime del dovere” e i riconoscimenti dovuti a questo status perché hanno operato in un “contesto di impiego internazionale”. Infatti la Legge 13 agosto 1980, N° 466 prevede lo status di “vittime del dovere” agli operatori che hanno subito infermità, in base a quanto stabilito dal paragrafo “f “ della Legge 266 del 23 dicembre 2005 “a causa di azioni recate nei loro confronti, in contesti di impiego internazionale non aventi necessariamente caratteristiche di ostilità”. Per le vittime del dovere sono previsti tra l’altro i seguenti benefici qui riassunti: assegno vitalizio di euro 258 mensili soggetto a perequazione annua, revisione delle percentuali di invalidità riconosciute, esenzione dal pagamento del ticket per ogni prestazione sanitaria, riconoscimento al diritto della assistenza psicologica, beneficio dall’esenzione della imposta di bollo, diritto al collocamento obbligatorio a favore delle vittime, borse di studio esenti da imposizione fiscale, speciale elargizione di euro 200.000 per i superstiti e per i soggetti con invalidità permanente non inferiore all’80%, speciale elargizione di euro 2.000 per punto percentuale di invalidità.

E’ dunque importante che finalmente, dopo che siano state avanzate le richieste da parte degli interessati, si dia corso ai risarcimenti previsti purtroppo ignorati per molti anni.

Falco Accame
Presidente Anavafaf