domenica 17 febbraio 2008

SENATO: CONCLUSA INCHIESTA SU EFFETTI URANIO IMPOVERITO

Si e' concluso, per scadenza del mandato, l'ampio lavoro svolto dalla Commissione d'inchiesta sui 'casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all'estero e nei poligoni di tiro' o connesse basi per l'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito. La Presidente Brisca Menapace ha espresso rammarico per la impossibilita' di approfondire alcuni aspetti importanti dell'indagine che non ha evidenziato in modo certo la connessione tra la esposizione ai fattori di rischio e l'insorgenza di patologie in personale che ha operato nei poligoni militari.

Il senatore Casson (PD-Ulivo) ha proposto di sottolineare, pur in mancanza di dati conclusivi, il potenziale ruolo delle esposizioni ai fattori di rischio nella insorgenza delle malattie.Nello schema di relazione finale dell'inchiesta e' confermato 'il criterio di probabilita'' e conseguente diritto delle vittime e dei loro familiari ad accedere alle forme di assistenza e di indennizzo previste dalla normativa vigente.

In particolare sono state accolte nello schema di relazione conclusiva le proposte emendative del senatore Nieddu (PD-Ulivo) dirette a garantire al personale militare interessato il riconoscimento dei benefici previsti 'quando non sia possibile escludere espressamente il nesso tra patologie contratte e fattori di rischio'.

Il senatore Ramponi di AN ha giudicato lo schma documento, a seguito delle modifiche recepite, meno equilibrato rispetto alla precedente stesura perche' ne emerge una posizione critica nei confronti del Ministero della Difesa che in materia 'ha mostrato grande spirito di collaborazione' e non viene dato adeguato risalto al fatto che gli esperti interpellati dalla Commissione hanno escluso espressamente il ruolo dell'uranio impoverito nei teatri in cui hanno operato militari italiani.

Lo stesso Ramponi si e' nettamente opposto ad una proposta della senatrice Franca Rame (Misto) di prevedere una apposita sottoscrizione preventiva di assunzione dei rischi da parte dei militari interessati.Ramponi ha anche sottolineato che il criterio di probabilita' adottato per consentire l'accesso ai benefici non e' stato formalizzato dalla Commissione, ma e' una impostazione adottata dal Ministero della Difesa e trasfusa in norma.


MENAPACE (PRC), POSSIBILI RISARCIMENTI A CONTAMINATI

Non c'e' la certezza assoluta dell'esistenza di un rapporto causa-effetto tra esposizione all'amianto impoverito e l'insorgenza di tumori, ma sara' possibile comunque accedere a specifici risarcimenti da parte di militari venuti a contatto con esso.

Lo ha riferito la senatrice Lidia Menapace (Prc), presidente della Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito di palazzo Madama.Secondo la parlamentare, 'sara' riconosciuto il diritto alla causa di servizio e alla speciale elargizione in tutti quei casi in cui l'amministrazione militare - ha sostenuto - non sia in grado di escludere un nesso di causalita''.

Menapace ha precisato inoltre che non e' stato possibile svolgere verifiche specifiche sulla situazione del poligono Del Dandolo di Maniago (Pordenone), in cui sarebbero stati usati proiettili all'uranio impoverito. 'I vertici delle Forze Armate italiane - ha concluso - hanno smentito che l'esercito Usa abbia mai utilizzato tali proiettili durante le sue esercitazioni'.