mercoledì 12 dicembre 2007

10 domande al Ministro Parisi

1) Principio di precauzione
Perchè per almeno sei anni (dal 1993 al 1999), cioè da quando gli Stati Uniti emanarono le norme di protezione per i loro Reparti impiegati in Somalia, all’epoca delle operazioni in Kossovo (in un documento a firma del Col. Osvaldo Bizzari), queste non furono rese note anche ai Reparti italiani, cosicché il nostro personale, per oltre 6 anni, è rimasto nella ignoranza circa i pericoli presentati dall’uranio impoverito?

2) Luoghi di possibile contaminazione
Perchè non vengono considerati tutti i luoghi di possibile contaminazione dove è stato impiegato il nostro personale, sia militare che civile. E quindi non solo i teatri all’estero dei Balcani, dell’Iraq, dell’Afghanistan e del Libano (il quale ultimo viene, peraltro, nominato solo ora) e non di altri luoghi dove non si può escludere l’impiego di armi all’uranio all’estero, come i luoghi dove hanno operato i nostri militari (e civili) durante la Prima Guerra del Golfo (1991), la Somalia (1993) e, in Italia, nei poligoni. E perchè, in particolare, non sono stati presi in considerazione i civili che sono stati impiegati dal Governo italiano da parte di vari Ministeri e Corpi Armati, come la Guardia di Finanza, nonchè i militari in congedo?

3) Non solo tumori
Perchè si considerano solo i casi di tumore e non le altre gravi patologie che si sono manifestate (patologie neurologiche, genetiche, etc.)?

4) Gli indennizzi e la Legge 308/81

Perchè non si prende in considerazione, per gli indennizzi, la legge 308/81 che prevede, tra l’altro, la speciale elargizione di 25.000 euro e non richiede la concessione della causa di servizio. E perchè esistono enormi differenze di risarcimento che vanno tra Euro 0 e Euro 200.000 (per le vittime di Nassiriya)? E ciò anche tenendo presente che chi ha potuto fare ricorso ha ottenuto risarcimenti che vanno da Euro 500.000 a Euro 900.000.

5) Raccolta di informazioni
Perchè non è stata tempestivamente avanzata (fin dai primi casi del 1999-2000 che hanno avuto evidenza) a tutti gli Enti dipendenti dal Ministero della Difesa (Comandi operativi e Comandi terrestri), di inviare informazioni alla Direzione del Personale del Ministero Difesa, circa eventuali casi sospetti di contaminazione da uranio impoverito, in modo da evitare ciò che è successo in fatto di enorme incertezza nella raccolta dati (dai 44 casi della Relazione Mandelli ai 1.991 raccolti dal GOI)?

6) Sperimentazioni di ditte straniere
Perchè nei poligoni non sono state mai emanati dei “bandi internazionali” che ordinassero il divieto, anche a ditte straniere, di eseguire sperimentazioni nei poligoni con armi “non convenzionali”? Perchè non sono stati disposti controlli sulle sperimentazioni eseguite e perchè ci si è affidati a delle improbabili autocertificazioni? Perchè non sono mai state richieste (anche in sede contrattuale), alle ditte estere interessate, specifiche indicazioni circa le sperimentazioni da effettuare? Perchè nei poligoni, così come all’estero, si è lasciato che il nostro personale raccogliesse a mani nude i residuati bellici da far brillare?

7) Studio SIGNUM
Perchè non si è avuto, fino ad oggi, alcun risultato dello studio SIGNUM per cui il Parlamento ha stanziato una altissima cifra, studio che era stato annunciato come un evento di portata internazionale? Come è possibile dar vita ad una nuova Commissione di studi, quando ancora non si conoscono gli esiti dello studio sopracitato? E non si hanno che dati estremamente oscillanti tra i casi che si sono verificati, e quindi completamente inidonei ad un lavoro epidemiologico?

8) Confronto tra casi di tumore dei militari e casi dei civili
Perchè si continua a fare dei confronti tra casi di militari e casi di civili, non tenendo conto delle differenze “strutturali” tra queste classi di soggetti? Infatti, a parte ogni altra considerazione, mentre la classe dei militari opera in una età grossomodo compresa tra 20 e 40 anni, per quella dei civili non esistono questi limiti di età. Inoltre, il livello di “salute fisica dei militari” è diverso da quello dei civili, in quanto i militari vengono ammessi al servizio solo dopo una serie di visite attitudinali psicofisiche e di visite periodiche nel corso della carriera, mentre per i civili questi vincoli non esistono. Il confronto, dunque, è assolutamente improprio venendo fatto tra classi eterogenee.

9) Pericolosità o non pericolosità dell’uranio
Perchè si continua ad affermare che non c’è alcuna relazione tra uranio e tumori se poi le stesse norme di sicurezza emanate in Italia (ad esempio le summenzionate norme a firma del Col. Osvaldo Bizzari, della Kfor – e anche quelle a firma del Col. Fernando Guarnieri della Folgore, e così pure le disposizioni emanate dallo Stato Maggiore Difesa a firma del Gen. Ottogalli), mettono in evidenza la pericolosità dell’uranio e questa pericolosità è stata ampiamente riconosciuta anche dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero della Salute?

10) Misurazioni di radioattività
Perchè si è lasciato utilizzare lo strumento di rilevazione RA 141B per il compito di individuare le armi all’uranio impoverito, quando si sapeva che il raggio di esplorazione era di circa 10 cm? Così avvenne che in Bosnia, i nostri Reparti NBC non si accorsero della presenza di oltre 10.000 proiettili lanciati dagli aerei della NATO (oltrechè dei missili da crociera) e il Ministro della Difesa pro tempore dichiarò che non era stato usato uranio in Bosnia?


Falco Accame
Presidente ANAVAFAF