sabato 1 dicembre 2007

"AI RISARCIMENTI CONTRIBUISCANO ANCHE ALTRI PAESI"

"In relazione allo stanziamento di 170 milioni di euro per chi si e' ammalato in Bosnia e Kossovo c'e' da chiedersi se questa cifra debba essere versata dal contribuente italiano visto che i bombardamenti in Bosnia e Kossovo (a cui e' da aggiungersi l'impiego di missili da crociera) sono stati eseguiti da paesi della Nato, soprattutto dagli Usa. All'Italia e' da addebitare solo la responsabilita' di una non idonea applicazione delle norme di sicurezza, ma la causa del danno e' da chi ha impiegato le armi all'uranio in Bosnia e Kossovo". Lo afferma Falco Accame, presidente dell'Associazione Nazionale per le vittime delle Forze Armate.

"Si sta purtroppo ripetendo cio' che e' accaduto per il Cermis dove i danni causati da un aereo Usa sono stati pagati con uno stanziamento di 76 miliardi di lire (circa 2 milioni di euro per vittima) dall'Italia. L'Anavafaf chiede -continua Accame- che siano chiamati in causa i paesi che hanno causato i danni per pagare i risarcimenti e non i cittadini italiani con la somma di 170 milioni di euro proposta in finanziaria".