'Dopo l'apparizione degli elenchi inviati alla Commissione di inchiesta senatoriale sull'uranio impoverito e la raccolta dei dati nei distretti militari da parte della Polizia Giudiziaria sta delineandosi una ben diversa estensione del fenomeno dell'uranio impoverito rispetto a quella finora ipotizzata'.
Lo sottolinea Falco Accame, presidente dell'Ana-Vafaf, Associazione Nazionale Assistenza Vittime Arruolate Nelle Forze Armate. 'Oltre ai casi emersi in questi giorni relativi all'appuntato dei Carabinieri in congedo Giuseppe Bongiovanni e a quello del carrista di Lecce, Luca Giovanni Cimino, ammalato di un tumore, si aggiungono quelli di altri militari ammalati: uno -rileva Accame- a Carloforte (Sardegna) e un altro (D.L.A.) di 26 anni della provincia di Salerno, attualmente assegnato a una caserma del nord est ammalatosi dopo il ritorno dall'Iraq'.
'Si tratta di casi che hanno in comune la mancata applicazione delle norme di protezione. Nessuna notizia -conclude Accame- e' piu' giunta invece sullo stato di salute del militare tornato dal Libano il 2 giugno scorso e ricoverato al Celio'.