L’ex militare Gianluca Anniballi, aspetta dal 2 Maggio scorso di poter testimoniare sulla mancata adozione delle misure di protezione in Kosovo nel 2000, cioè un anno dopo l’emanazione delle norme del 22 Novembre 1999.
Se la commissione lo avesse ascoltato avrebbe potuto far presente la sua testimonianza, e quella di tanti altri, al ministro, secondo il quale invece “tutte le precauzioni sono state prese”.
Gianluca Anniballi è uno dei pochi che ha avuto la forza e il coraggio di denunciare il suo caso pubblicamente mettendoci la faccia. Esponendosi in prima persona. Chi avrebbe dovuto tutelarlo lo ha solo preso in giro e scaricato come un sacco di spazzatura. Questo è il modo con cui la commissione porta avanti la sua “inchiesta”.
Francesco Palese