Cari amici vorrei raccontare la nostra storia che per fortuna fino ad oggi non si è conclusa tragicamente come quelle dei nostri compagni che purtroppo non ci sono più.
Premetto che riguarda non un militare ma un civile che è stato vittima dell'uranio impoverito. Nel 1999 il mio compagno F.C. in qualità di responsabile operativo della PROTEZIONE CIVILE del gruppo di PARETE (CE) è partito insieme ai suoi compagni per l'ALBANIA nell'ambito della missione nazionale ARCOBALENO;
la missione prevedeva tre spedizioni per una permanenza effettiva di circa due mesi durante le quali i VOLONTARI hanno portato aiuto alla popolazione locale provvedendo a montare ospedali e cucine da campo, rifornire di acqua potabile e provviste alimentari e, medicine e generi di prima necessità allestendo un campo che riforniva fino a 3000 pasti al giorno.
Durante la permanenza in Albania gli operatori della Protezione Civile hanno dovuto bonificare intere zone teatri di guerra lavorando a contatto con residuati bellici, in particolare carri armati e carcasse di veicoli squarciati da proiettili, F. era ed è un uomo sano, alto 1,75 cm per un peso di 95 kg e nel 1999 aveva tre figli di cui una bambina appena nata.
Dopo circa sei mesi dal suo ritorno ha cominciato a dimagrire ed accusare una immotivata stanchezza fisica; molto tardivamente quando ormai pesava solo 65 kg gli è stato diagnosticato un LINFOMA di HODKGIN.
Dopo un anno di chemioterapia la sua vita ha cominciato a tornare normale.
Grazie per averci ascoltato, preghiamo per tutti i malati, poer le loro famiglie e per tutti quelli che ci hanno lasciato