Secondo i dati della Direzione di sanita' militare, 'sono in totale 255 i militari che hanno contratto malattie tumorali e che risultano essere stati impegnati all'estero nei Balcani, in Afghanistan, in Iraq e in Libano nel periodo 1996-2006. Di questi militari, 37 sono morti'. Lo ha detto il ministro della Difesa, Arturo Parisi, davanti alla Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito del Senato.Nello stesso periodo i militari malati per tumore, e non impiegati all'estero, sono stati 1.427
URANIO IMPOVERITO/ PARISI: 170 MILIONI PER RISARCIMENTO VITTIME
Previsti da decreto legge del 28 settembre scorso
La disponibilità di 170 milioni di euro a finanziamento della normativa per il riconoscimento della causa di servizio ai militari che hanno contratto malattie sul lavoro "dovrebbe consentire un azzeramento di molte pendenze arretrate nei risarcimenti delle vittime del dovere e consentire dal prossimo anno di andare a regime in questo settore". Lo ha spiegato il ministro della Difesa Arturo Parisi in un intervento al Senato davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale militare italiano impegnato nelle missioni militari in campo internazionale.Nel decreto legge del 28 settembre scorso, ha ricordato Parisi, "vengono assegnati nel corrente anno 170 milioni di euro a finanziamento della normativa" in questione. "Questa misura darà un immediato beneficio anche al nostro personale". "In questo contesto", ha aggiunto il ministro, "anche coloro che hanno già ricevuto il riconoscimento potranno usufruire di una integrazione, come recita l'articolo 34 del decreto".Quanto al riconoscimento della causa di servizio, ha quindi ricordato il ministro della Difesa, "la normativa introdotta nel 2006 si fonda sul principio di una presunzione di causa, fidando nel fatto che se non è possibile dimostrare una chiara connessione causa-effetto, non è neppure possibile dimostrare il contrario".La Difesa, ha comunque precisato Parisi, si è mossa "su due direttrici": da una parte "una innovazione procedurale per rendere possibile un rapido riconoscimento della causa di servizio a legislazione vigente, anche in assenza di precise certezze scientifiche per il buon fine dell'azione risarcitoria, e dall'altra l'emanazione di un provvedimento amministrativo finalizzato ad assicurare un'immediata assistenza integrativa".
URANIO: DE ZULUETA, FARE CHIAREZZA SU CRITERI RACCOLTA DATI
'Secondo i dati comunicati dal ministro Parisi davanti alla Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito sono in totale 255 i militari che hanno contratto malattie tumorali e che risultano essere stati impegnati all'estero nel periodo 1996-2006. Di questi 37 sono morti. La cifra e' preoccupante ma il dubbio e' che non sia completa'. A dichiararlo e' Tana de Zulueta, deputata dei Verdi.'Temo infatti - continua de Zulueta - che il ministro, comunicando il numero di militari ammalati e deceduti, abbia fatto riferimento ai soli militari in servizio e che non abbia tenuto conto dei veterani e di coloro che sono stati riformati dopo aver contratto la malattia. Credo sia opportuno fare chiarezza sui criteri utilizzati dal ministero per la raccolta dei dati vista anche l'enorme discrepanza con quelli forniti dalle associazioni dei familiari delle vittime'.'Che il problema ci sia - prosegue de Zulueta - risulta evidente dalle risorse stanziate, 10 milioni di euro per la ricerca e 170 milioni per le cosi' dette 'cause di servizio', che vanno riconosciute anche a quei militari non piu' in servizio attivo, ma comunque in seguito ammalatisi'.