"La nostra commissione è stata allertata da tempo sui possibili pericoli dei nostri militari di stanza in Libano. Un nostro consulente ed esperto di balistica, andrà presto in Libano per verificare la situazione".
Così Lidia Menapace (Prc), presidente della commissione di inchiesta del Senato sull'uranio impoverito, commenta la notizia del rimpatrio di un militare italiano di stanza in Libano, colpito da tumore forse scatenato da una contaminazione da uranio.
"Credo che il primo incarico che daremo di un'indagine fuori dal territorio nazionale - aggiunge la Menapace - sarà questo, io spero che il nostro consulente non trovi niente ma se dovesse trovare qualcosa, forse è possibile intraprendere un rapporto collaborativo fra la commissione e le autorità militari che hanno subito rimandato a casa il militare colpito da tumore".