sabato 14 luglio 2007

Il Cocer Esercito ascolta il capitano Carlo Calcagni

Mercoledì 18 luglio alle ore 10.00, presso la Scuola Cavalleria di Lecce, una delegazione del Cocer (Consiglio Centrale di Rappresentanza) dell'Esercito ascolterà, in una formale audizione, il Capitano Carlo Calcagni, militare vittima da possibile contaminazione da uranio impoverito.

Lo rende noto lo stesso militare attraverso il sito Vittimeuranio.com. Calcagni, 38 anni di Guagnano (Lecce), capitano elicotterista dell'Esercito, è affetto da neoplasia in seguito ad una missione in Bosnia nel 1995 dove entra in contatto con la sostanza incriminata.

"Finalmente qualcuno mi ascolterà" dice Calcagni. "Sono soddisfatto - aggiunge - dell'interesse che la Forza Armata sta dimostrando nei miei riguardi e di tutti coloro, che come me, si trovano in situazioni difficoltose, e che, in balia delle onde, vengono pescati da personaggi che speculano sui nostri problemi".

"Ci sono le leggi - continua il Capitano - che tutelano noi "Vittime del dovere", ed oggi più che mai i dubbi sulla legge 206 del 2004 sono stati chiariti, inequivocabilmente, ma è altresì necessario che le nostre pratiche abbiano priorità assoluta in modo che contemporaneamente si garantisca una vita dignitosa a noi servitori dello Stato e si tolga la possibilità a personaggi senza scrupoli di speculare sulle disgrazie altrui".

"Il COCER Esercito del X mandato - afferma il delegato Luca Tartaglione - in armonia con lo Stato Maggiore dell’Esercito, “scende in campo” a tutela dei propri soldati e rispettive famiglie colpite da oncopatologie, conscio, come non mai, della necessità di porre in essere azioni e progetti finalizzati a garantire la massima assistenza sanitaria, sociale e previdenziale al personale militare".