giovedì 19 luglio 2007

Sindrome dei Balcani: Duranti interroga Parisi

Al Ministro del Difesa, per sapere – premesso che:

la legge 206 del 2004 e il D.P.R. 243 del 07/07/2006 prevedono l’estensione dei benefici previsti per le vittime del dovere e della criminalità organizzata anche per i militari colpiti presumibilmente dalla cosiddetta “Sindrome dei Balcani”;

all’atto della presentazione della domanda da parte degli aventi diritto ai benefici delle normative succitate, la Divisione di Previmil del Ministero della Difesa, avvia una pratica istruttoria tesa a stabilire il grado di invalidità provocato dalla patologia per la quale si richiedono i benefici ai sensi del art. 5 comma 1 del DPR 243/07;

contestualmente viene anche stabilita la percentualizzazione del danno biologico ai sensi dell’art. 5 comma 2 del DPR 243/07;

le tabelle in base alle quali vengono stabiliti i predetti valori sono rispettivamente quella approvata dal Ministero della Sanità in data 05 febbraio 1992 e pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26/02/1992 e quella approvata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale in data 12 luglio 2000 e pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 172 del 25/07/2000;

il giorno 18/01/2007 l’ex Caporal Maggiore Scelto Paolo DI BENEDETTO nato a Castellaneta il 20/05/1974, ha presentato domanda per la concessione dei benefici di cui sopra, in seguito ad un carcinoma papillifero contratto presumibilmente durante le missioni effettuate negli anni 1996, 1997 e 2000 rispettivamente nei territori della Bosnia Herzegovina e del Kosovo e per cui ha già ottenuto il riconoscimento di causa di servizio nel maggio 2005;

all’atto della valutazione da parte della C.M.O. di Taranto del suo grado di invalidità, nonostante avesse subito una tiroidectomia totale, è stato stabilito che questa fosse pari al 30%;

dagli atti risulta che la Divisione di Previmil abbia omesso la richiesta alla C.M.O. di Taranto, atta a stabilire anche la percentuale del danno biologico;

la sua pratica ad oggi non risulta ancora evasa in quanto, per quanto espresso al punto precedente, il Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, che ha il compito di valutare se la patologia per la quale si richiedono i benefici sia stata presa in particolari contesti e condizioni, ha ritenuto che la pratica risultasse incompleta.

se il Ministro ritenga opportuno (oltre a prevedere standard operativi più efficaci e veloci nell’assegnazione dei benefici) operare una verifica dell’efficacia delle predette tabelle in quanto presumibilmente insufficienti a stabilire differenze come i danni di carattere biologico (non sottovalutando i disturbi di carattere esistenziale), e le eventuali invalidità provocati da una tiroidectomia causata da una neoplasia e quelli provocati da una disfunzione tiroidea nonostante trovi risoluzione nello stesso tipo di intervento, e verificare le ragioni, per il caso specifico riportato in premessa, che hanno indotto la Divisione di Previmil ad omettere la richiesta presso la competente C.M.O. di Taranto, della percentualizzazione del danno biologico, che ha provocato la fase di stallo della pratica dell’ex graduato in questione;

Roma 17/07/2007 On. Donatella Duranti