giovedì 8 marzo 2007

Morto un altro militare a Bari

Lo denuncia in una nota l'ex presidente della commissione Difesa del Senato, Falco Accame, in qualità di presidente dell'Ana-Vafaf, associazione che assiste le vittime arruolate nelle Forze armate. Il deceduto sarebbe di Gioia del Colle (Bari) così come un altro reduce del Kosovo che - secondo Accame - sarebbe gravemente malato forse a causa di una contaminazione del metallo pesante.

Un militare e' morto e un altro ha subito una grave menomazione fisica per probabile contaminazione da uranio impoverito: lo denuncia in una nota l’ex presidente della commissione Difesa del Senato Falco Accame, in qualità di presidente dell’Ana-Vafaf, un’associazione che assiste le vittime arruolate nelle Forze armate.

I nuovi casi sarebbero stati accertati a Gioia del Colle (Bari); i due militari avrebbero operato in Kosovo in zone bombardate con armi all’uranio impoverito. “Dopo i casi di Santa Maria di Leuca, Bari, Martina Franca, Palagiano, oltre che della vicina Potenza – scrive Accame – si aggiungono questi ultimi due che fanno sì che probabilmente la Puglia sia la regione più colpita”.
Accame sostiene che “per tutti i casi si presenta il problema degli indennizzi praticamente inesistenti e della enorme differenza di trattamento tra questi episodi, che rimangono nell’ombra, e altri sui quali viene fatto invece grande clamore e nei quali non si lesinano funerali di Stato e cospicue attenzioni anche finanziarie”.

Inoltre, secondo Accame, si pone il problema “della misura in cui è ufficialmente emerso il fenomeno nel suo complesso”. “Laddove in una regione come la Puglia – conclude – lo Stato si è dimostrato largamente assente, sarebbe auspicabile una forte presenza della Regione nei riguardi dei concittadini più sfortunati e delle famiglie degli scomparsi”.