venerdì 13 febbraio 2009
La Russa promette sostegno alle vittime. In arrivo le regole per "distribuire" 30 milioni di risarcimenti
"Per questo", ha aggiunto La Russa, in visita al 152^ battaglione della Brigata Sassari, "abbiamo deciso di stanziare 30 milioni di euro in tre anni che saranno destinati a chi effettivamente, caso per caso, risultera' aver avuto un danno da situazioni come queste".
Su proposta dello stesso ministro della Difesa, intanto, il Consiglio dei ministri ha varato un regolamento, sul quale e' stato acquisito il parere favorevole del Consiglio di Stato, per la disciplina dei termini e delle modalita' di riconoscimento di particolari infermita' per cause di servizio in favore del personale impiegato nelle missioni militari all'estero, nei conflitti e nelle basi militari nazionali.
Il regolamento ''prevede tempi e modi per le cause del personale in servizio impiegato in missioni''.
giovedì 12 febbraio 2009
Morto militare di Viterbo. Aveva prestato servizio in Sardegna. E poche ore dopo la denuncia di una nuova vittima
Ancora un militare morto per possibile contaminazione da uranio impoverito.
“Mio fratello – ha detto la sorella della vittima – era una roccia. Mentre era in malattia mi chiamò perché aveva visto un servizio in tv sull’uranio impoverito riguardante la base militare dove lui aveva operato, era preoccupato, io gli dissi: ma cosa vai a pensare. Adesso mi sono documentata e tutto questo mi ha portato a pensare che forse anche Marco sia stato una vittima dell’uranio. Dopo tanto dolore adesso c’è tanta rabbia e la vogli a di verità e giustizia.”
ACCAME, REDUCE SOMALIA E BALCANI MORTO PER TUMORE
''Nel giorno in cui si viene a sapere della morte, finora non conosciuta, di un militare che aveva operato nel poligono sardo di Perdasdefogu, si apprende anche della morte del luogotenente V.M., deceduto il 4 febbraio scorso a causa di un carcinoma esofageo'', sempre per presunta contaminazione da uranio impoverito. Lo afferma Falco Accame, presidente dell'Anavafaf, un'associazione che da anni si occupa di questa problematica. ''Il sottufficiale - afferma Accame, che non rende noto il luogo di residenza del militare - era stato impiegato in Somalia e nei Balcani. Allo stesso luogotenente venne rifiutata la causa di servizio''. '
'E' sperabile - aggiunge - che il ministro della Difesa, che si e' dimostrato molto attento alle condizioni di salute dei militari e che ha annunciato nel Consiglio dei Ministri del 18 dicembre 2008 l'emanazione di un apposito regolamento, possa migliorare la grave situazione esistente per tanti ammalati e aiutare le famiglie dei deceduti con adeguati risarcimenti e assistenza. Non dobbiamo attendere che per simili provvedimenti - conclude il presidente dell'Anavafaf - intervenga la magistratura''
mercoledì 11 febbraio 2009
LA SENTENZA DEL TAR LOMBARDIA APRE LA STRADA A RISARCIMENTI FINORA NEGATI
La notizia che viene dalla sentenza del Tar della Lombardia – sezione di Brescia (10 gennaio 2009) è quella del superamento della condizione della “causa di servizio” come presupposto necessario per i risarcimenti. In conformità con quanto stabilito dalla Legge 308/81 il Tar conferma che i risarcimenti debbono essere concessi anche per la condizione, assai più estesa, della “continuità in servizio”. I risarcimenti che spettano ai militari volontari, anche quelli colpiti per infermità per uranio impoverito, debbono essere concessi non più in base alla “causa di servizio” ma per il solo fatto di “trovarsi in servizio”, ciò riguarda in particolare la speciale elargizione.
La sentenza del Tar della Lombardia è relativa a un caso verificatosi 32 anni or sono, nel 77. che riguarda la morte del maresciallo Ennio Cimarelli Alla vedova del maresciallo Cimarelli era stata negata, nonostante varie richieste, la concessione della speciale elargizione consistente, per la Legge 308/81, in 50 milioni di vecchie lire (25.000 euro). Ma dopo la vicenda di Nassiryia la speciale elargizione è stata portata a 200.000 euro. Per le vittime dell’uranio impoverito, ma anche per militari vittime di incidenti di varia natura, finora non risarcibili perché non fatti rientrare nelle condizioni previste dalla causa di servizio, ora si aprono delle nuove e rilevanti possibilità.
Falco Accame
Presidente Anavafafsabato 7 febbraio 2009
GLI USA RICONOSCONO I DANNI AL PERSONALE COLPITO DA SLA NELLA GUERRA DEL GOLFO
Un caso non coperto da privacy in quanto reso noto dalla stampa è quello del militare Carmine Pastore abitante in provincia di Potenza. Purtroppo questa malattia non è stata presa in considerazione nelle analisi della Commissione Mandelli e neppure nelle analisi delle commissioni di inchiesta del Senato sull’uranio impoverito, così come non sono state prese in considerazione le malattie genetiche che pure hanno causato la nascita di molti bambini malformati.
Purtroppo ad oggi il Ministero della Difesa e gli altri Ministeri interessati non hanno fornito alcun dato su queste situazioni. E purtroppo ciò ha influenza sui risarcimenti, i quali si riferiscono solo a casi di tumore.
La notizia che proviene dagli USA costituisce un incentivo affinchè finalmente si venga a conoscere il numero dei casi di gravi malattie neurologiche e genetiche finora ignorati. La questione è si interesse anche per l’agenda (e le finalità) della istituendo commissione del Senato sull’uranio impoverito.
Falco Accame
Presidente Anavafaf
P.S. Nell’articolo del N.Y.Timesa si legge: “In other circumstances, proof of casuality has been eased or walved. For instance, the Veterans Affairs Department in 2001 added Lou Gehring’s desease to the list of service-related disabilities for Persian Gulf war veterans; in September 2008 it agreed to consider any service member who served for at least 90 days eligible for disability benefits if they contracted A.I.S.”.
lunedì 2 febbraio 2009
DOPO LA SENTENZA DEL TAR DELLA LOMBARDIA SUL CASO CIMARELLI OLTRE 1000 VITTIME DA RISARCIRE
La sentenza del TAR della Lombardia del 10 gennaio
I motivi addotti dal Ministero della Difesa per non concedere l’elargizione erano, secondo il TAR, errati. Essi riguardavano il fatto che l’elargizione deve essere concessa: a) al personale volontario (come era il Cimarelli) e cioè non solo al personale di leva. Come affermato dal Ministero; b) non solo per il sussistere di una “causa di servizio” ma anche per il sussistere della più ampia condizione costituita dalla “continuità in servizio”, e il Cimarelli si trovava appunto nella condizione di “in continuità di servizio”.
Certamente oltre 1.000 militari (e loro familiari) dal 1969 (ma probabilmente molti di più) sono stati privati della “speciale elargizione” per gli stessi motivi per cui ne è stata privata la vedova Cimarelli. La problematica riguarda anche le vittime dell’uranio impoverito perché in molti casi non è stata concessa la speciale elargizione sempre per i sopra specificati motivi.
Dopo la sentenza del TAR della Lombardia occorre quindi procedere, da parte del Ministero della Difesa, ad una accurata revisione della situazione dei risarcimenti per individuare tutti i casi di erronea mancata elargizione.