La sentenza del TAR della Lombardia del 10 gennaio
I motivi addotti dal Ministero della Difesa per non concedere l’elargizione erano, secondo il TAR, errati. Essi riguardavano il fatto che l’elargizione deve essere concessa: a) al personale volontario (come era il Cimarelli) e cioè non solo al personale di leva. Come affermato dal Ministero; b) non solo per il sussistere di una “causa di servizio” ma anche per il sussistere della più ampia condizione costituita dalla “continuità in servizio”, e il Cimarelli si trovava appunto nella condizione di “in continuità di servizio”.
Certamente oltre 1.000 militari (e loro familiari) dal 1969 (ma probabilmente molti di più) sono stati privati della “speciale elargizione” per gli stessi motivi per cui ne è stata privata la vedova Cimarelli. La problematica riguarda anche le vittime dell’uranio impoverito perché in molti casi non è stata concessa la speciale elargizione sempre per i sopra specificati motivi.
Dopo la sentenza del TAR della Lombardia occorre quindi procedere, da parte del Ministero della Difesa, ad una accurata revisione della situazione dei risarcimenti per individuare tutti i casi di erronea mancata elargizione.