sabato 22 dicembre 2012

"IO VITTIMA DI UN TUMORE E DELLA BUROCRAZIA"

Si ritiene vittima dell'uranio e della burocrazia il caporal maggiore dei paracadutisti Giuseppe Tripoli, afflitto da un linfoma di Hodgkin che, sostiene, ''e' frutto del lavoro prestato nei poligoni di tiro dislocati sul territorio nazionale e nelle basi di stoccaggio munizionamento''. Un tumore manifestatosi nel 2000, quando il caporale era in servizio.

venerdì 23 novembre 2012

LE VACCINAZIONI SELVAGGE E L’URANIO IMPOVERITO

La questione delle vaccinazioni sbagliate subite dai militari italiani, tornata alla ribalta grazie ad alcune inchieste giornalistiche di importanti testate, e’ un ulteriore tassello di una storia fatta di negligenza e non curanza. Grazie alle testimonianze di valorosi esperti, oggi possiamo affermare che le somministrazioni selvagge abbiano indebolito le difese immunitarie dei soggetti a cui sono state sottoposte e “aperto le porte” al rischio di contrarre patologie tumorali. Il ruolo dei vaccini somministrati in quantita' e tempi non corretti sarebbe quindi quello di moltiplicatore e acceleratore del rischio cancro per chi entra in contatto con sostanze dannose, come ad esempio l’uranio impoverito. Cercare di assolvere l’uranio, come si cerca da più parti di fare, per dire che “la colpa e’ dei vaccini”, o meglio “solo dei vaccini” e' quindi sbagliato. 

giovedì 22 novembre 2012

URGENTE LA BONIFICA DI TORRE VENERI IN PUGLIA

Quanto è emerso dalle indagini compiute sul poligono di Torre Veneri in Puglia, nonostante la segretazione degli atti, desta non poche preoccupazioni perché sono in gioco questioni che riguardano la salute del personale, questioni che vanno oltre la tematica della segretazione.

mercoledì 21 novembre 2012

VENDOLA: VERITA’ SULL’URANIO KILLER. RIDURRO’ SPESE MILITARI. SU BLOG RISPONDE A CARLO CALCAGNI

“Farò la mia parte perché si arrivi alla verità sulle morti e sulle malattie causate dall’uranio killer, mi impegnerò, come ho già fatto, per sottrarre dall’omertà e dall’oblio un Paese che dimentica in fretta e preferisce non sapere”. Lo scrive Nichi Vendola sul suo blog rispondendo alla lettera di Carlo Calcagni, ex militare salentino malato di cancro dopo una missione in Bosnia.

lunedì 19 novembre 2012

Torre Veneri: Accame, via il segreto dalle indagini. I dati riguardano la salute pubblica

La questione del Poligono di Torre Veneri riguarda i seguenti aspetti:

1) la segretezza degli atti dopo i sopralluoghi del Cap. Minervini in seguito a quanto disposto dalla Commissione d’Inchiesta, non può essere mantenuta in quanto riguarda fatti concernenti la salute pubblica.

2) L’utilizzo del poligono da parte di forze straniere. Difficile sapere quali armi abbiano impiegato perché, per chi utilizza poligoni di impiego internazionale è sufficiente presentare una “autocertificazione”. E inoltre la bonifica (quantomeno lo sgombero bossoli) è affidata spesso agli stessi utenti e quindi sfugge ad ogni controllo.

domenica 18 novembre 2012

TORRE VENERI: CHIAREZZA SU INDAGINI - PROCURA LECCE INDAGHI ANCHE SU MORTE MILITARI SALENTINI DOPO MISSIONI ALL’ESTERO

Il fatto che ci sia un fascicolo aperto presso la Procura di Lecce sulla situazione ambientale a Torre Veneri dovrebbe rappresentare uno stimolo in più per chi, in tutti questi anni, ha preferito minimizzare la vicenda. Ci associamo quindi all’appello di Lecce Bene Comune affinchè siano resi noti i risultati delle indagini fatte svolgere dalla Commissione di inchiesta e inspiegabilmente tenuti segreti.

TORRE VENERI: VERITA' NASCOSTE?

(Dossier di Lecce Bene Comune) Quali sono le verità nascoste nel Poligono di Torre Veneri? Esiste un pericolo inquinamento da UranioImpoverito o altri metalli pesanti? Ci sono pericoli per la salute della popolazione civile che abita nellecircostanti aree di Frigole e San Cataldo? Quali misure sono state e saranno prese? Chi controlla? Quali sono i risultati delle indagini già effettuate e finora non rese disponibili alla cittadinanza? Questi i pesanti interrogativi che sono al centro dell’iniziativa di Lecce Bene Comune che con due esposti denuncia, uno del 31 maggio ed altro del 30 ottobre scorsi, ha interessato la Procura della Repubblica di Lecce perchè sia fatta luce sulla vicenda. Un fascicolo è stato aperto dal Procuratore Ennio Cillo.

giovedì 15 novembre 2012

DISASTRO QUIRRA: ECCO TUTTE LE ACCUSE. FIORDALISI CONFERMA LA RICHIESTA DI 20 RINVII A GIUDIZIO

Dopo cinque ore di requisitoria, il procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi, ha ribadito davanti al Gup la richiesta di rinvio a giudizio per 20 persone nell'ambito dell'inchiesta per disastro ambientale nell'area del Poligono sperimentale interforze del Salto di Quirra in Sardegna. Fra i nomi eccellenti vi sono i generali e gli ex comandanti che si sono avvicendati negli anni sia a Perdasdefogu sia nel distaccamento a mare di San Lorenzo (Villaputzu), tecnici e ricercatori universitari e il sindaco di Perdasdefogu, Walter Mura.

martedì 13 novembre 2012

DALLA DIFESA NESSUNA RISPOSTA. INVITATO BEPPE GRILLO A CONVEGNO A ROMA

(ANSA) - MILANO, 13 NOV - “Come al solito dalla Difesa non e’ arrivata nessuna risposta ai tanti interrogativi posti dall’Associazione Vittime Uranio, attraverso interrogazioni parlamentari. Il sottosegretario Filippo Milione oggi non ha detto una parola sul fenomeno delle malformazioni alla nascita, ha fornito dati del tutto parziali sul numero dei morti e dei malati, non ha detto nulla sui poligoni”. Questo il commento dell’Associazione Vittime Uranio, in una nota, all’intervento del rappresentante del governo alla Camera.
Inoltre, rileva l’associazione, “tutte le sedute della Commissione di inchiesta del Senato piu’ ‘interessanti’ sotto questo aspetto si svolgono in maniera segreta e non e’ possibile leggere alcun resoconto. Un passo avanti pero’ - continua - c’e’ stato, se finora la Difesa, che aveva sempre negato un rapporto tra le malattie e l’uranio, adesso almeno riconosce che non e’ in grado nemmeno di escluderlo”.

martedì 6 novembre 2012

20 ANNI NEL POLIGONO. MUORE DI TUMORE. FAMIGLIA CHIEDE DANNI ALLO STATO

“Ha perso il marito per un tumore allo stomaco che lo ha stroncato dopo anni di servizio nei poligoni militari di Nettuno e Santa Severa, in provincia di Roma. Adesso chiede i danni allo Stato insieme ai suoi due figli, rimasti per molti mesi privi di reddito”. E’ la storia di una vedova originaria, della provincia di Rieti, ma residente con la famiglia a Roma, che si e’ rivolta al legale dell’Associazione Vittime Uranio Bruno Ciarmoli.

martedì 30 ottobre 2012

MORTO MARESCIALLO A CAGLIARI. MALATI DUE MILITARI DI BRESCIA E PALERMO

Ancora morti e malati per possibile contaminazione da uranio impoverito. Questi alcuni passaggi delle testimonianze giunte nell'ultimo periodo all'Associazione Vittime Uranio. “Mio marito è morto lo scorso luglio a soli 50 anni di tumore al pancreas dopo 10 anni di missioni. Faceva il disinfettore” scrive la vedova di M.S. di Cagliari primo maresciallo dell’Esercito. R.D., della provincia di Brescia, denuncia di “aver prestato servizio nel 2003 presso il poligono militare di Perdasdefogu come ufficiale di complemento dell’Aeronautica militare. Nel 2004 mi sono congedato e nel 2009 mi è stata diagnosticata la sclerosi multipla”.

giovedì 18 ottobre 2012

DAL GOVERNO L'INDECENTE PROPOSTA DI TASSARE I MILITARI MALATI

''Una proposta indecente, un atteggiamento sicuramente vergognoso e' quello con cui il  Governo si propone di risparmiare anche sui risarcimenti e le pensioni di militari ammalatisi di tumore e altre gravi malattie. Lo afferma Falco Accame, presidente dell'Anavafaf, un'associazione che assiste i familiari delle vittime arruolatenelle Forze armate.

martedì 18 settembre 2012

LO STATO DIA RISPOSTE AI FAMILIARI DI SALVO CANNIZZO

“Quella di Salvo Cannizzo è una storia emblematica che dimostra come lo Stato può essere sordo e insensibile anche di fronte a gesti estremi di protesta, nel tentativo di far sentire la propria voce, come quello dello sciopero della chemioterapia, messo in atto dall’ex militare nei mesi scorsi”. Lo afferma in una nota Bruno Ciarmoli, legale dell’Associazione Vittime Uranio. “Ai suoi familiari – continua l’avvocato - vanno le nostre sentitecondoglianze, ci aspettiamo almeno adesso delle risposte concrete da parte degli organi competenti. A tal proposito – ricorda Ciarmoli - dallo scorso luglio giace senza risposta alla Camera un’ interrogazione al ministro della Difesa Di Paola (numero 4-16918)”. Il minino che lo Stato possa fare è quello di garantire vicinanza e aiuto concreto alla famiglia di Salvo Cannizzo, costretto ad una pensione da fame”.

MORTO MARO' A CATANIA, AVEVA TUMORE AL CERVELLO DENUNCIO' DI AVERE CONTRATTO LA MALATTIA NEL 2006 IN KOSOVO

''Non posso scegliere come vivere, pero' posso scegliere come morire: per questo ho deciso di non sottopormi piu' a chemioterapia''. Aveva scelto la sua strada da solo, il sergente Salvo Cannizzo, 36 anni, morto ieri per un cancro al cervello. Una malattia che riteneva di aver contratto respirando uranio impoverito mentre era in servizio in Kosovo. La notizia del decesso del maro' e' pubblicata dal quotidiano La Sicilia di Catania. Padre di tre bambini, da sempre impegnato nel sociale nel suo rione, il popoloso quartiere di Librino, aveva scoperto di avere un tumore gia' dal 2006, cosi' come altri quattro dei nove commilitoni della sua squadra. Il 2 luglio scorso aveva inscenato una protesta plateale incatenandosi davanti l'ufficio di rappresentanza della Regione Siciliana a Catania. 

giovedì 28 giugno 2012

SOLDATO MORTO DOPO MISSIONE BOSNIA, OK DAL TAR AL RISARCIMENTO

Il Comitato di verifica delle cause di servizio del ministero della Difesa aveva negato il nesso di casualita' fra la missione in Bosnia e il decesso di un militare palermitano. Il Tar di Palermo ha annullato il provvedimento, dando ragione ai familiari. La sentenza e' di febbraio, ma sara' notificata al Ministero la prossima settimana. La vicenda e' stata pubblicata dal quotidiano online Livesicilia.

sabato 5 maggio 2012

QUIRRA; PM LANUSEI CHIEDE 20 RINVII A GIUDIZIO

Sono 20 i rinvii a giudizio chiesti dal procuratore della Repubblica di Lanusei, Domenico Fiordalisi, al termine delle indagini per disastro ambientale nell'area del Poligono sperimentale interforze del Salto di Quirra in Sardegna. Fra i nomi eccellenti vi sono i generali e gli ex comandanti che si sono avvicendati negli anni sia a Perdasdefogu sia nel distaccamento a mare di San Lorenzo (Villaputzu): i generali Fabio Molteni, Alessio Cecchetti, Roberto Quattrociocchi, Carlo Landi e Valter Mauloni, i colonnelli Gianfranco Fois e Francesco Ragazzon, il tenente Walter Carta, i professori, ricercatori e tecnici universitari Francesco Riccobono, Giuseppe Prolano, Fabio Baroni, Luigi Antonello di Lella. E ancora il sindaco di Perdasdefogu, Walter Mura, il generale Giuseppe di Donato, il maggiore Vincenzo Mauro e il dottor Vittorio Sabbattini, oltre a due tecnici della societa' Sgs, organismo che si occupa di ispezioni, verifiche e analisi, Gilberto Nobile e Gabriella Fasciani. 

mercoledì 11 aprile 2012

"RISOLUZIONE APPROVATA IN COMMISSIONE PRIMO PASSO VERSO LA VERITA'"

"L'approvazione della Risoluzione sui rischi e problemi connessi all'uranio impoverito in Commissione Difesa, pur se "mutilata" in alcune parti nella premessa e negli impegni, rappresenta un primo tassello verso la presa in carico della problematica relativa all'uranio e non solo." Lo dichiara Augusto Di Stanislao capogruppo Idv in Commissione Difesa.

giovedì 5 aprile 2012

ALTRI DUE CASI MALATTIA IN SARDEGNA

'Altri due casi si sono aggiunti in Sardegna alla cifra di 3671 malati segnalati recentemente dal Col. Roberto Biselli nella sua audizione presso la Commissione d'Inchiesta del Senato. Come sempre, purtroppo, si tratta di casi ufficialmente taciuti, che si vengono a conoscere solo per passaparola'. Lo denuncia Falco Accame, presidente dell'Associazione Nazionale Assistenza Vittime Arruolate Nelle Forze Armate (Anavafaf).

mercoledì 28 marzo 2012

"QUASI 4000 I MILITARI ITALIANI AMMALATI"

Il dato di 3761 casi di contaminazione per uranioimpoverito e altri agenti patogeni accertati tra il personale militare in servizio rischia di essere molto lontano dalla realta'. Lo sostiene Falco Accame, presidente dell'Associazione Nazionale Assistenza Vittime Arruolate Nelle Forze Armate (Anavafaf) sulla base delle risultanze dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Lanusei (Ogliastra), che ha consentito di scoprire torio radioattivo nelle ossa di 12 pastori che lavoravano sui pascoli nell'area del poligono sperimentale interforze di Perdasdefogu-Salto di Quirra morti negli anni scorsi.

sabato 24 marzo 2012

FIORDALISI COME GUARINIELLO, VADA AVANTI CON CORAGGIO

Il procuratore Domenico Fiordalisi (foto) ha dimostrato grande coraggio e tenacia ed oggi rappresenta una grande speranza per i familiari delle vittime, continui quindi fino in fondo il suo lavoro in questa direzione.

LA SVOLTA DELL'INCHIESTA SU QUIRRA. "TORIO RADIOATTIVO NEI CADAVERI DEI PASTORI RIESUMATI"

Era stata pronosticata per la primavera la svolta, tanto attesa, dell'inchiesta sul poligono di Quirra ed oggi sembra essere arrivata, con il ritrovamento nei corpi dei pastori riesumati di torio radioattivo e con una lista di 20 indagati.

venerdì 16 marzo 2012

UN DECALOGO SULLE POSSIBILI AZIONI DA INTRAPRENDERE NEI POLIGONI. IN ATTESA DI UN POSSIBILE SMANTELLAMENTO

Circa le azioni che si possono intraprendere sin da ora per ridurre i pericoli nei poligoni, alcune possono essere le seguenti:
1) abolire le operazioni di brillamento periodicamente effettuate nei poligoni perché la nube di polvere che si genera nel brillamento e che si rideposita sul terreno, può avere effetti inquinanti (il materiale di scarto dei poligoni dovrebbe essere sistemato sotto terra, in appropriati depositi bunker); 

giovedì 8 marzo 2012

"Il Governo ora agisca". In arrivo la mozione dell'Idv

BRUXELLES - Il capogruppo IdV in Commissione Difesa, Augusto Di Stanislao, presentera' a breve una mozione sul problema dell'uranio impoverito in Italia per ''spingere il governo ad agire'' su una questione che ''in questi ultimi anni ha provocato oltre 200 morti tra militari e civili''. Lo ha detto lo stesso parlamentare nel corso del suo intervento, al Parlamento europeo a Bruxelles, alla conferenza sull'inquinamento militare in zone non soggette a ostilita' di guerra. 

lunedì 27 febbraio 2012

DI STANISLAO (IDV): E’ TEMPO DI CHIAREZZA


“L’uranio impoverito provoca inquietudine e malumori a livello politico, istituzionale e chiusura e indisponibilità nel comparto difesa. Il Parlamento deve sapere, deve conoscere, deve decidere.” Sono le parole del capogruppo IdV in Commissione Difesa Augusto Di Stanislao alla vigilia della discussione in Commissione Difesa della Risoluzione a sua prima firma riguardante le problematiche connesse all’uranio impoverito. “la situazione continua ad essere assai complessa e molteplici problematiche continuano a rimanere fuori dall’attività di inchiesta. 

giovedì 16 febbraio 2012

Si ad una Procura nazionale sulla sicurezza sul lavoro

L'Associazione Vittime Uranio sostiene con forza la proposta del procuratore Raffaele Guariniello di dar vita ad una Procura nazionale che si occupi di sicurezza sul lavoro. Nei giorni scorsi un convinto incoraggiamento è giunto da più parti politiche, in particolare dalla senatrice ed ex ministro Adriana Poli Bortone, cofondatrice di Grande Sud.

lunedì 13 febbraio 2012

FATTA GIUSTIZIA PER LE VITTIME DELL'AMIANTO. ORA UN'INCHIESTA PENALE ANCHE PER QUELLE DELL'URANIO IMPOVERITO

“La sentenza di Torino rende finalmente giustizia alle vittime dell’amianto alle quali esprimiamo la nostra solidarietà. Un discorso analogo può essere fatto per le vittime di un’altra sostanza killer ossia l’uranio impoverito, oltre 200 i militari italiani morti e oltre 2500 quelli gravemente malati”. Lo afferma Bruno Ciarmoli, legale dell’Associazione Vittime Uranio.

mercoledì 1 febbraio 2012

Troppe lacune nella Relazione intermedia della Commissione di inchiesta

Grande delusione desta la lettura della molto annunciatarelazione intermediadella Commissione d’Inchiesta Uranio Impoverito e sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano. Da rilevare, in particolare, la diversità di valutazioni rispetto a quelle espresse da Tribunali civili che hanno censurato nettamente gravi errori che sono stati commessi.

domenica 15 gennaio 2012

Una Commissione molto parlamentare e poco di inchiesta

La liquidazione di un centinaio di indennizzi di modesta entità. A questo sembra essersi ridotta l'annosa questione dell'uranio impoverito, almeno stando a quanto l'attuale Commissione parlamentare di inchiesta lascia intendere. Una Commissione che spesso (per non dire sempre) ha dimenticato di avere tutti i poteri propri dell'Autorità giudiziaria e che si potrebbe definire molto parlamentare e poco di inchiesta.

sabato 14 gennaio 2012

Inquinamento "nascosto" a Quirra. C'è un'interrogazione parlamentare

Interrogazione a risposta scritta 4-14446presentata da  AUGUSTO DI STANISLAO
giovedì 12 gennaio 2012, seduta n.569

DI STANISLAO. -
Al Ministro della difesa, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:

il 9 gennaio 2012 sul sito Vittimeuranio.com è stato pubblicato un articolo dal titolo «L'inquinamento nascosto del Poligono di Quirra»;

giovedì 12 gennaio 2012

SARDEGNA, POLIGONO DI CAPO FRASCA: BESTIAME MITRAGLIATO, MACELLATO E CUCINATO

Durante la recente visita della Commissione Parlamentare d’Inchiesta del Senato sull’uranio impoverito e nanoparticelle non sono emersi dei fatti verificatisi nel poligono di Capo Frasca (e forse in altri), fatti aventi interesse per la salute del personale. Del bestiame si è venuto a trovare nella zona dei mitragliamenti ed è stato colpito dai proiettili realizzati con metalli pesanti e quindi dalle nanoparticelle degli stessi. Il bestiame colpito è stato poi macellato e cucinato.

lunedì 9 gennaio 2012

L’inquinamento nascosto del poligono di Quirra

L’ipotesi è inquietante e aggrava il già tragico quadro dell’inquinamento causato dalle esercitazioni militari nel poligono di Quirra: i contaminanti potrebbero essersi annidati nel vasto sistema di grotte sottostanti l’area militare. La notizia non è nuova è stata infatti pubblicata per la prima volta da “La Voce del Sarrabus” nel 2009 e rilanciata alcuni mesi fa dalla rivista “Lacanas”. Purtroppo non è stato approntato alcun piano investigativo per vagliare l’ipotesi. Il semplice prelevamento di campioni di acque dalle sorgenti potrebbe fornire valori falsamente confortanti se non si procederà all’analisi dei sedimenti depositatisi all’interno delle grotte. Il sistema di cavità de Is Angurtidorgius consta di oltre 11 km di gallerie solcate da un fiume e con numerosi laghi che costituiscono una riserva idrica di notevole valore.