“L’uranio impoverito provoca
inquietudine e malumori a livello politico, istituzionale e chiusura e
indisponibilità nel comparto difesa. Il Parlamento deve sapere, deve conoscere,
deve decidere.” Sono le parole del capogruppo IdV in Commissione Difesa Augusto
Di Stanislao alla vigilia della discussione in Commissione Difesa della
Risoluzione a sua prima firma riguardante le problematiche connesse all’uranio
impoverito. “la situazione continua ad essere assai complessa e molteplici
problematiche continuano a rimanere fuori dall’attività di inchiesta.
Molte le
denunce a carico del Ministero della Difesa e troppe le condanne e risulta che non
viene presa in considerazione la possibilità di avviare un’indagine circa le
decine di casi di denunce per risarcimenti erroneamente negati e per le norme
che non sono state fatte valere, nonché la pericolosità per l’ambiente, i
cittadini e i militari che operano nei Poligoni.
La problematica, dunque, non riguarda solo le missioni
all’estero, ma anche le attività nei poligoni
in Italia e non riguarda solo personale in missione, ma anche personale
in destinazione fissa. Ho depositato la Risoluzione e mi sono battuto affinchè fosse
discussa a stretto giro per impegnare il Governo su questioni che non possono
più essere tralasciate, sono troppi i lati oscuri e le inadempienze da parte
del ministero.
Le tante vittime dell’uranio e le loro famiglie, i cittadini che
vivono in zone a rischio contaminazione, l’ambiente, sono vittime ormai consapevoli di un silenzio
assordante che uccide e che calpesta la dignità e i diritti umani.”