mercoledì 21 dicembre 2011

La Commissione di inchiesta sottovaluta la questione

Quanto si legge su varie agenzie di stampa circa le affermazioni nella conferenza stampa di ieri, del Presidente della Commissione d’Inchiesta del Senato, Sen. Costa, circa la non esistenza di legami tra uranio impoverito e tumori sorti dopo missioni all’estero e attività nei poligoni, credo sia dovuto a dei fraintendimenti. Del resto sicuramente tale frase non è stata pronunciata nel corso della conferenza stampa a cui lo scrivente ha assistito, insieme a una trentina di altre persone, conferenza nella quale il Presidente Costa ha letto un comunicato, la cui visione è certamente disponibile a chi ne faccia richiesta.

martedì 20 dicembre 2011

LE TRACCE DI URANIO IMPOVERITO SI TROVANO. SUGLI INDENNIZZI OCCORRE RIVEDERE LE PRATICHE

“Tracce di uranio impoverito sono state riscontrate nelle ossa e nei tessuti molli del cadavere di un militare reduce dai Balcani. Il caso riguarda Ludovic Acariès, soldato francese deceduto nel 1997 all’età di 27 anni per un linfoma non Hodgkin, ed è all’attenzione della giustizia francese in quanto i familiari hanno chiamato in causa, per far luce sulla morte, il Ministero della Difesa”. Lo ricorda al presidente della Commissione di inchiesta sull’uranio Costa il sito Vittimeuranio.com che lanciò la notizia lo scorso 22 febbraio.

“Le analisi spettrometriche – aggiunge il sito - sono state effettuate nell’ottobre del 2010 in un laboratorio di Reims su mandato del Tribunale di Cergy-Pontoise che aveva disposto l’esumazione della salma. Alcuni resti del corpo erano stati analizzati nel 2005 in Italia, ma in quell’occasione non erano state riscontrate tracce della sostanza incriminata, ma solo metalli pesanti come cromo e ferro. Questo per dire che per trovare l’uranio occorre cercarlo”.

ACCAME A COSTA, CENTINAIA DI PUBBLICAZIONI SU PERICOLOSITA’ URANIO

“Della pericolosità dell’uranio impoverito parlano centinaia e centinaia di pubblicazioni negli Stati Uniti e in altri paesi anglosassoni, basti pensare ai test di Maralinga in Australia del 1950 (reperibili sul web) dove è stata sperimentata la pericolosità dell’uranio su mille soldati”. Lo afferma Falco Accame, presidente dell’Anavafaf, un’associazione di assistenza ai militari in merito alle dichiarazioni del presidente della Commissione di inchiesta sull’uranio Giorgio Rosario Costa “Purtroppo l’Italia – aggiunge l’ex ammiraglio - si è occupata del problema con mezzo secolo di ritardo e potendosi giovare di una produzione scientifica modestissima rispetto a quella americana, basandosi su un numero limitatissimo di dati che si aggirano su qualche migliaia rispetto ai circa 900 mila degli Stati Uniti. Le analisi della Commissione Mandelli hanno messo in evidenza purtroppo gravissimi errori e il cosiddetto studio Sigmun (che è stato secretato) non ha prodotto alcun risultato”.

COMMISSIONE URANIO/DI STANISLAO (IDV): VERGOGNOSE LE DICHIARAZIONI DI COSTA

"Le dichiarazioni di oggi del Presidente della Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito sono vergognose e non tengono affatto in considerazione la realtà dei fatti." E' il commento del capogruppo IdV in Commissione Difesa Augusto Di Stanislao.

DI STANISLAO (IDV), IL MINISTRO BATTA UN COLPO

"Oggi il Ministero della Difesa ha confermato per l'ennesima volta la volontà di insabbiare i tanti casi di malattia tra i militari italiani per possibile contaminazione da uranio impoverito." A denunciarlo è il capogruppo IdV in Commissione Difesa Augusto di Stanislao. 

lunedì 19 dicembre 2011

DIFESA CONDANNATA A RISARCIRE REDUCE IRAQ MALATO

Il ministero della Difesa è stato condannato al risarcimento del danno nei confronti di un ex militare della Folgore della provincia di Siena, reduce da una missione in Iraq, affetto da un linfoma non Hodgkin , neoplasia maligna del tessuto linfatico. A darne notizia, attraverso il sito Vittimeuranio.com, è Falco Accame, presidente dell’Anavafaf, associazione di assistenza ai militari. Ad emettere la sentenza, il 14 novembre scorso, è stato il Tribunale civile di Firenze.

Il caso è quello di S.D.V. che ha partecipato per due mesi ad una missione in Iraq nel 1991, ed oggi è guarito. Nel 2002 la scoperta della malattia, nel 2006 l’avvio dell’azione legale.

domenica 18 dicembre 2011

Martedi conferenza stampa della Commissione di inchiesta sugli indennizzi. Ecco 10 domande per il presidente Costa

Martedi' 20 dicembre, alle 15, nella Sala dell'Ex Hotel Bologna del Senato (via di Santa Chiara 4), si terra' una conferenza stampa con il senatore del Pdl Giorgio Rosario Costa, presidente della Commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito, assieme ad altri componenti dell'Ufficio di presidenza, in riferimento agli indennizzi per i soldati colpiti da patologie nell'esercizio della missione militare.


Ecco 10 domande per il presidente Costa, curate da Falco Accame, alle quali mai nessuno ha risposto.


1) PERCHÉ non sono state adottate le protezioni per il nostro personale impiegato in zone a rischio già a partire dalle operazioni in Somalia? (e, per chi ha operato nei poligoni, anche molti anni prima!)

sabato 17 dicembre 2011

ANCHE DI STANISLAO (IDV) INTERROGA IL MINISTRO DELLA DIFESA DI PAOLA

Interrogazione a risposta scritta 4-14260 presentata da AUGUSTO DI STANISLAO. venerdì 16 dicembre 2011, seduta n.562

DI STANISLAO. -
Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:

l'Associazione vittime uranio ha recentemente denunciato altri casi di malattia tra i militari italiani per possibile contaminazione da uranio impoverito;

L'INTERROGAZIONE DEL GRUPPO DEI RADICALI

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-14204 presentata da MAURIZIO TURCO
mercoledì 14 dicembre 2011, seduta n.560

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:

l'associazione Vittime uranio ha di recente denunciato nuovi casi di malattia tra i militari per possibile contaminazione da uranio impoverito, come si apprende dall'agenzia di stampa ANSA del 29 novembre 2011; 

mercoledì 14 dicembre 2011

LA "SINDROME DI QUIRRA" E IL KILLER SEGRETO. ECCO LE TESTIMONIANZE DELLE VITTIME

Quattordici casi in tutto. Quattro morti e dieci gravemente malati, al momento della denuncia. Sono le testimonianze raccolte dal questo blog sulla "Sindrome di Quirra" e sul killer "segreto". Storie che ci avete raccontato direttamente voi solo negli ultimi tre anni e che oggi abbiamo voluto rilanciare e pubblicare in forma integrale (tutelando la privacy degli interessati).

Storie che potrebbero essere approfondite da chi sta indagando sul fenomeno delle "morti sospette" tra civili e militari, e che, per questo, mettiamo a disposizione degli organi competenti a cominciare dalla Procura della Repubblica di Lanusei e dalla Commissione parlamentare di inchiesta.

I casi di morte riguardano un bambino di appena un mese, figlio di un militare, morto per un tumore al rene. La moglie di un militare, malato di cancro, deceduta per la stessa malattia. Viveva a pochi metri dal Poligono. E ancora due militari. Tutti hanno operato nel Poligono di Quirra. I casi di malattia riguardano militari ma anche civili affetti da linfomi, leucemie e altre patologie neoplastiche. Le testimonianze vengono riportare rispettando l'ordine cronologico.

COMMISSIONE, SI SBLOCCANO QUASI 9 MLN PER INDENNIZZI, OK A GENNAIO

Novantotto le pratiche espletate e quasi nove i milioni di euro che potranno esser erogati, nelle prossime settimane, per gli indennizzi ai militari che negli anni scorso hanno contratto malattie durante lo svolgimento del loro lavoro. Lo ha annunciato il presidente della Commissione parlamentare sull'Uranio impoverito, Rosario Giorgio Costa, poco prima di iniziare la seconda visita, a Capo Frasca nell'Oristanese, del mini-tour in Sardegna dei senatori nei Poligoni di tiro e nei centri di addestramento militare iniziato ieri a Teulada e che si concludera' domani con un workshop a Cagliari. ''Una buona notizia - ha detto Costa - e la nostra Commissione ha avuto un peso non indifferente: era un nostro preciso obiettivo. In quest'anno abbiamo lavorato tanto: le sedute sono state 54 quasi a costo zero''. Le somme, che fanno parte di un ''monte'' di circa 21 milioni di euro a disposizione per far fronte ad altri eventuali casi accertati, dovrebbero essere liquidate nelle prime settimane del 2012. La visita in Sardegna, che giunge ad alcuni mesi dal tour nel poligono di Quirra, servira' ad acquisire ulteriori informazioni sui casi di possibili contaminazioni dei militari impegnati nelle operazioni di addestramento.

LE 10 DOMANDE SENZA RISPOSTA

1) PERCHÉ non sono state adottate le protezioni per il nostro personale impiegato in zone a rischio già a partire dalle operazioni in Somalia? (e, per chi ha operato nei poligoni, anche molti anni prima!)

a) Intanto era nota un’ampia letteratura sui pericoli dell’uranio impoverito già prima del 1993.

b) Avevamo già notizia dei pericoli all’epoca della prima Guerra del Golfo (1990-1991), soprattutto in seguito a quanto accaduto a Camp Doha in Kuwait. Lo stesso dott. Armando Benedetti del Cisam, in un’audizione presso la Commissione d’Inchiesta del Senato, aveva osservato che i fatti di Camp Doha erano noti in Italia .

c) Alcuni militari italiani avevano visto in Somalia i militari Usa che adottavano tute e maschere (v. testimonianze del maresciallo Pizzamiglio e del paracadutista Marica) e altri avevano visto i carri armati Abrams dotati di armamento e armature all’uranio impoverito (v. testimonianza del maresciallo Diana).

martedì 13 dicembre 2011

ALTRI DUE CASI DI MALATTIA – RISARCIMENTI NEGATI, UNA MEDAGLIA PER RICORDARE I SACRIFICI DELLE VITTIME

Altri due casi di malattia sono stati segnalati per passaparola. Si riferiscono a due componenti dell’Arma dei Carabinieri. Uno in provincia di Sassari e uno in provincia di Savona. I casi di possibile contaminazione che nel 2007 secondo la Sanità Militare erano 2536 (si riferiscono solo a militari e non a civili) ora si avvicinano alla cifra di 3 mila. Da parte del Ministero sta arrivando una pioggia di dinieghi nei risarcimenti, ma ciò non può oscurare la memoria di quanto è accaduto.

L’Anavafaf ritiene che, quanto meno lo Stato dia un segnale di riconoscimento e riconoscenza verso tutti coloro che hanno affrontato un nemico invisibile e sconosciuto (il fuoco amico) e senza adeguate misure di protezione. Questo segnale di rispetto alla memoria potrebbe essere costituito da una medaglia di piombo (e quindi di basso valore monetario) alle vittime, una medaglia che tuttavia ricordi con il suo peso il peso del dolore arrecato a tante persone inviate a servire il proprio paese in situazioni di rischio. La superficie oscura del metallo rimanderà all’oscurità in cui le vittime hanno operato. Il basso valore della medaglia richiamerà il basso valore che è stato attribuito al loro sacrificio.

Falco Accame

lunedì 12 dicembre 2011

La Commissione di inchiesta da domani in Sardegna. Ma non per incontrare le vittime

Tra un sopralluogo e l’altro la delegazione della Commissione di Inchiesta sull’uranio impoverito, da domani in Sardegna, avrebbe potuto e dovuto trovare il tempo per incontrare le vittime, militari e civili, i familiari dei morti e chi ancora soffre. Solo questo blog negli ultimi anni ha ricevuto almeno una quarantina di segnalazioni di personale che in passato ha operato presso i poligoni sardi. Segnalazioni che faranno parte di un dossier che presto sarà trasmesso anche alla Commissione. La commissione approfitti anche dell’occasione per chiarire se intende indagare anche sul fenomeno delle malformazioni alla nascita e dica, infine, se in tempi di crisi come questo, usa i voli di Stato per questo tipo di missioni.

giovedì 8 dicembre 2011

QUIRRA E IL KILLER "SEGRETO" - LUNGA INTERROGAZIONE DI MAURIZIO TURCO AL MINISTRO DI PAOLA

Una lunga e dettagliata interrogazione sul caso Quirra, ma non solo, è stata presentata dal deputato dei Radicali Maurizio Turco che chiama in causa il neo ministro della Difesa Giampaolo Di Paola. Di seguito il testo dell'interrogazione.

Interrogazione a risposta scritta

- Al Ministro della Difesa, per sapere, premesso che:

l’Associazione Vittime Uranio ha di recente denunciato nuovi casi di malattia tra i militari per possibile contaminazione da uranio impoverito, come si apprende dall’agenzia di stampa ANSA del 29 Novembre 2011;

un caso riguarda un ex militare che aveva prestato servizio presso il Poligono di Salto di Quirra, in Sardegna, poligono già al centro dell’inchiesta avviata dalla procura di Lanusei;

mercoledì 7 dicembre 2011

QUIRRA, SCOPERTO ALTRO AGNELLO MALFORMATO MORTO SUBITO DOPO LA NASCITA, AVEVA UN OCCHIO SOLO

Un altro agnello malformato e' stato scoperto in un ovile nelle campagne di Villaputzu, nei pressi del Poligono interforze di Perdasdefogu-Salto di Quirra al centro di un'inchiesta giudiziaria a seguito della morte di numerose persone e animali per tumori. L'animale, morto subito dopo la nascita, presenta un solo occhio al centro del viso. La segnalazione e' arrivata al procuratore della Repubblica di Lanusei Domenico Fiordalisi, che indaga sui veleni di Quirra e che ha disposto il sequestro probatorio dell'ovino.

Proprio ieri, nell'ambito dell'inchiesta avviata nel gennaio scorso, erano sono stati riesumati 11 cadaveri, di pastori e militari morti per tumori, tumulati nei cimiteri di San Vito e Villaputzu, mentre altre quattro salme, su richiesta dei parenti, verranno riesumate il prossimo 14 dicembre. Agenti del Corpo forestale hanno portato la carcassa nei laboratori dell'Universita' di Cagliari dove si provvedera' a effettuare gli esami del caso e conservare il capo malformato. A trovare l'agnello e' stato un allevatore che, in passato, e' stato colpito da un'analoga conseguenza della presenza vicino alla sua azienda del Poligono militare: un componente della sua famiglia sarebbe deceduto per cause legate alla radioattivita', su cui l'inchiesta della Procura della repubblica ogliastrina intende fare piena luce.

martedì 6 dicembre 2011

QUIRRA, RIESUMATI ALTRI 11 CADAVERI - PROCURA CERCA RADIOATTIVITA' IN PASTORI E MILITARI MORTI TUMORE

Dalle 7 di questa mattina sono stati riesumati 11 cadaveri, di pastori e militari morti per tumori, tumulati nei cimiteri di San Vito e Villaputzu. Mentre altre quattro salme, su richiesta dei parenti, verranno riesumate il prossimo 14 dicembre. Il provvedimento e' stato disposto dal procuratore della Repubblica di Lanusei, Domenico Fiordalisi, nell'ambito delle indagini avviate sulla possibile correlazione fra le attivita' svolte nel Poligono di Perdasdefogu-Salto di Quirra e le morti di pastori, personale militare e le malformazioni di animali allevati nei pressi della base.

Il medico legale prof. Roberto Marcialis ha prelevato una tibia e alcuni tessuti, in base ad un preciso protocollo gia' fissato, su cui sara' effettuata la misurazione della radioattivita', per la ricerca di torio e uranio. Le riesumazioni hanno riguardato nove persone che riposano nel cimitero di Villaputzu e due in quello di San Vito, paesi che insistono nell'area esterna del Poligono.

I reperti verranno ora affidati al prof. Evandro Lodi Rizzini, fisico del Cern di Ginevra e direttore del Dipartimento di Chimica e Fisica dell'Universita' di Brescia, incaricato dal procuratore Fiordalisi di verificare se esistono connessioni fra le morti verificatesi fra il 1995 e il 2010 e l'inquinamento nella zona del Poligono. Lodi Rizzini sta gia' eseguendo analisi per la ricerca della presenza di fosforo su due pastori morti e su un militare che aveva partecipato ad una missione nei Balcani ed i cui corpi sono stati riesumati alcuni mesi fa.

lunedì 5 dicembre 2011

Anche la commissione di inchiesta indaghi sulle malformazioni dei bambini

E’ auspicabile che la Commissione d’Inchiesta Senatoriale che si reca in Sardegna faccia luce su quanto accaduto nei poligoni sardi circa la nascita di bambini con malformazioni. La Procura di Lanusei si è giustamente preoccupata per quanto accaduto presso il poligono di Salto di Quirra a Escalaplano. Purtroppo, finora, due Commissioni d’Inchiesta Senatoriali, nonché la Commissione Mandelli che le ha precedute, non hanno indagato su questa delicatissima questione.

Ma la questione era certamente già ben nota dal 1995 quando il regista D’Onofrio realizzò per Raidue un filmato denominato “La sindrome del Golfo” che si basava su interviste fatte negli Stati Uniti a genitori di bambini nati con malformazioni. Si trattava di personale militare reduce dalla Guerra del Golfo del 1990-91. In Italia c’è stato un totale tabù sulla questione e non si sa quindi neppure quanti siano i bambini nati in questa difficilissima condizione. Né è stato chiarito come debbano essere risarcite queste “vittime terze” delle nanoparticelle e dei metalli pesanti. Non si sa se siano delle decine oppure anche più. Solo il giornalista Enzo Biagi in Italia si è occupato del problema in un servizio effettuato a Escalaplano nella sua rubrica televisiva denominata “5 minuti”.

Il problema in Sardegna non riguarda solo Escalaplano ma anche altri poligoni come quello di Teulada e Salto di Quirra. Nell’area del poligono di Salto di Quirra ha abitato per anni una signora che ha avuto un bambino con gravi handicap. Ed anche il fratello di lei, che pure ha abitato nella zona, ha purtroppo avuto un analogo problema. L’Anavafaf ha segnalato alla Commissione d’Inchiesta del Senato i casi, di cui è a conoscenza, verificatisi in Sardegna ed è auspicabile che la Commissione ascolti i genitori di questi bambini che hanno tante gravi difficoltà.


Falco Accame

domenica 4 dicembre 2011

IL RAPPORTO SU QUIRRA - "QUI COMINCIA LA GUERRA"

Sardegna, pattumiera del complesso militare-industriale internazionale. Rapporto di Carla Goffi (Mouvement Chrétien pour la Paix) e Ria Werjauw (International Coalition to Ban Uranium Weapons), ottobre 2011

Un viaggio da Quirra a Teulada con lo scopo di:
- constatare la tragedia umana e ambientale causata dai test di sistemi di armamento di alta tecnologia realizzati dagli eserciti italiano, della NATO e di altri paesi, così come da industrie private, in particolare nel Poligono Interforze Salto di Quirra (PISQ);
- raccogliere informazioni e compilare un dossier sulla "Sindrome di Quirra" ;
- incontrare giornalisti, autorità giudiziarie, esperti indipendenti, comitati di lotta, esponenti politici e sindacali, opinione pubblica in generale.

sabato 3 dicembre 2011

La Commissione di inchiesta indaghi sui mancati risarcimenti

E' auspicabile che la Commissione d'Inchiesta sull'Uranio Impoverito del Senato indaghi sulle nuove denunce di risarcimenti non concessi per individuare eventuali errori nel diniego. Per anni il Ministero della Difesa non ha riconosciuto che le nanoparticelle di metalli pesanti potessero causare tumori e che quindi i tumori non dipendevano dal servizio prestato. Ma ciò sulla basa di un'errata premessa e cioè che il legame tra il servizio prestato in zone dove erano presenti nanoparticelle di metalli pesanti, e le patologie tumorali, fosse un legame da considerarsi come nesso di certezza, mentre, sempre ai fini dei risarcimenti, la Giustizia civile ha riconosciuto che tale legame fosse da considerarsi come un nesso di probabilità.

giovedì 1 dicembre 2011

I timori della Difesa sul metallo del disonore

Dieci anni di commissioni di inchiesta e battaglie giudiziarie. L’inganno, sottile e perfido, sta nell’espressione «nesso di causalità». Tre parole che creano la burocratica rimozione di evidenze statistiche e di studi scientifici internazionali, archiviando il rapporto tra uranio impoverito e tumori del sistema emolinfatico in una indeterminatezza che stempera le responsabilità e consegna morti e sofferenze nella prigione della solitudine.
Le autorità militari resistono in questa impossibile trincea, nonostante i tribunali civili abbiano ormai decretato che i «principi di cautela e di responsabilità» e il «criterio di probabilità» fanno ormai giurisprudenza. Basandosi su questi parametri, infatti, i giudici hanno cominciato ad accogliere le richieste di risarcimento dei militari malati e dei familiari dei soldati deceduti. Ma nella lunga e torbida saga italiana del “metallo del disonore” i tentativi di frenare l’accertamento della verità e l’insabbiamento di scomode realtà non sono mai cessati.

A QUIRRA SI INDAGA ANCHE SULLA NASCITA DI BIMBI MALFORMATI

Si indaga anche su bimbi malformati, nati negli anni '80 e '90 in alcuni paesi a ridosso del Poligono di Perdasdefogu-Salto di Quirra, da parte della Procura della Repubblica di Lanusei che da tempo ha avviato le indagini sulla possibile correlazione fra le attivita' svolte nella base militare e le morti di pastori, personale militare e malformazioni di animali allevati nei pressi del Poligono dove, per anni, si sono svolte esercitazioni e test per vari tipi di armi. Sinora - ha riportato il quotidiano La Nuova Sardegna - gli investigatori hanno raccolto cinque testimonianze di familiari dei bambini nati malformati.

In particolare dopo anni di silenzio viene riportata alla memoria anche la vicenda di Escalaplano, un paese dove nacquero oltre una decina di bimbi affetti da gravi malformazioni e sulle quali ora si vorrebbe far chiarezza. Intanto, sempre per sapere se vi siano correlazioni fra esplosioni di armi con varie componenti e i tumori, il prossimo 6 dicembre verranno riesumati i cadaveri di 15 persone, fra pastori e militari, morte per neoplasie e tumulate nei cimiteri di San Vito e Villaputzu, secondo quanto ha disposto lo stesso procuratore della Repubblica di Lanusei, Domenico Fiordalisi. Sara' prelevata loro una tibia su cui verra' effettuata la misurazione della radioattivita', per la ricerca di torio e uranio.