Altri due casi di malattia sono stati segnalati per passaparola. Si riferiscono a due componenti dell’Arma dei Carabinieri. Uno in provincia di Sassari e uno in provincia di Savona. I casi di possibile contaminazione che nel 2007 secondo la Sanità Militare erano 2536 (si riferiscono solo a militari e non a civili) ora si avvicinano alla cifra di 3 mila. Da parte del Ministero sta arrivando una pioggia di dinieghi nei risarcimenti, ma ciò non può oscurare la memoria di quanto è accaduto.
L’Anavafaf ritiene che, quanto meno lo Stato dia un segnale di riconoscimento e riconoscenza verso tutti coloro che hanno affrontato un nemico invisibile e sconosciuto (il fuoco amico) e senza adeguate misure di protezione. Questo segnale di rispetto alla memoria potrebbe essere costituito da una medaglia di piombo (e quindi di basso valore monetario) alle vittime, una medaglia che tuttavia ricordi con il suo peso il peso del dolore arrecato a tante persone inviate a servire il proprio paese in situazioni di rischio. La superficie oscura del metallo rimanderà all’oscurità in cui le vittime hanno operato. Il basso valore della medaglia richiamerà il basso valore che è stato attribuito al loro sacrificio.
Falco Accame