QUIRRA, RIESUMATI ULTIMI 4 CADAVERI PROCURA CERCA RADIOATTIVITA' IN PASTORI E MILITARI MORTI TUMORE
Sono stati riesumati questa mattina gli ultimi quattro cadaveri di pastori e militari morti per tumori, tumulati nei cimiteri di San Vito e Villaputzu. Il 6 dicembre scorso erano state prelevate le altre 11 salme. Il provvedimento, che ha interessato complessivamente 15 persone, era stato disposto dal procuratore della Repubblica di Lanusei, Domenico Fiordalisi, nell'ambito delle indagini avviate sulla possibile correlazione fra le attivita' svolte nel Poligono di Perdasdefogu-Salto di Quirra e le morti di pastori, personale militare e le malformazioni di animali allevati nei pressi della base. Il medico legale prof. Roberto Marcialis ha prelevato una tibia e alcuni tessuti su cui sara' effettuata la misurazione della radioattivita', per la ricerca di torio euranio. Le riesumazioni hanno riguardato abitanti di Villaputzu e San Vito, paesi che insistono nell'area esterna del Poligono. I reperti sono stati affidati al prof. Esandro Lodi Rizzini, fisico del Cern di Ginevra e direttore del Dipartimento di Chimica e Fisica dell'Universita' di Brescia, incaricato dal procuratore Fiordalisi di verificare se esistono connessioni fra le morti verificatesi fra il 1995 e il 2010 e l'inquinamento nella zona del Poligono. Lodi Rizzini sta gia' eseguendo analisi per la ricerca della presenza di fosforo su due pastori morti e su un militare che aveva partecipato ad una missione nei Balcani. Con quelle di questa mattina - ha spiegato il procuratore Fiordalisi - si concludono le 15 riesumazioni ed all'inizio del prossimo anno si avranno le analisi richieste.
SARDEGNA, SIT IN A CAGLIARI DI FRONTE ASSESSORATO SANITA'
SARDEGNA, SIT IN A CAGLIARI DI FRONTE ASSESSORATO SANITA'
Il consueto sit in del comitato 'Gettiamo le basi' e delle associazioni sarde dei familiari delle vittime dei militari morti per patologie sospette o riconducibili all'uso di munizionamento con metalli pesanti o radioattivi, trasferisce il suo consueto appuntamento mensile, previsto per il 15 di ogni mese, da piazza del Carmine di Cagliari, di fronte al palazzo del Governo, alla sede dell'assessorato della Sanita' della regione Sardegna, a poche decine di metri. L'appuntamento anche questo mese e' per domani, giovedi' 15 alle 10, ma stavolta in via Roma a Cagliari, dove si terra' un incontro per presentare la nuova, terza, indagine epidemiologica a spese dei sardi e non, come dovrebbe essere, a carico della Difesa. ''Dal 15 luglio - spiegano gli attivisti di 'Gettiamo le basi' - avanziamo precise richieste al rappresentante del Governo mirate a stroncare l'epidemia di tumori e alterazioni genetiche che imperversa nei teatri di guerra e nei poligoni che devastano la Sardegna. Le abbiamo ribadite all'assessore alla Sanita' e al governatore Ugo Cappellacci''.
''Governo, Parlamento e Regione - prosegue la nota -, supportati dalla stragrande maggioranza trasversale del ceto politico e, soprattutto, dalla lobby militare e delle multinazionali delle armi, persistono scandalosamente nell'uso e abuso della scienza-pretesto-narcotico e ci propinano l'indagine epidemiologica numero 3. Ben vengano registri tumori e indagini epidemiologiche, genericamente utili ma totalmente inservibili per fare luce, bloccare e accertare responsabilita' della 'Sindrome Golfo-Balcani' che colpisce la popolazione civile e militare esposta ai veleni dei poligoni e delle guerre''. ''Dalla Regione - concludono gli attivisti - pretendiamo un impegno serio e urgente per far valere in tutte le sedi e con tutti gli strumenti di sua competenza il diritto alla salute e all'ambiente salubre dalle iniziative ostili del ministero della Difesa e delle Forze Armate. Per costringere chi ha inquinato a disinquinare e a farsi pieno carico dei danni causati; per aprire una vertenza forte con lo Stato''.
''Governo, Parlamento e Regione - prosegue la nota -, supportati dalla stragrande maggioranza trasversale del ceto politico e, soprattutto, dalla lobby militare e delle multinazionali delle armi, persistono scandalosamente nell'uso e abuso della scienza-pretesto-narcotico e ci propinano l'indagine epidemiologica numero 3. Ben vengano registri tumori e indagini epidemiologiche, genericamente utili ma totalmente inservibili per fare luce, bloccare e accertare responsabilita' della 'Sindrome Golfo-Balcani' che colpisce la popolazione civile e militare esposta ai veleni dei poligoni e delle guerre''. ''Dalla Regione - concludono gli attivisti - pretendiamo un impegno serio e urgente per far valere in tutte le sedi e con tutti gli strumenti di sua competenza il diritto alla salute e all'ambiente salubre dalle iniziative ostili del ministero della Difesa e delle Forze Armate. Per costringere chi ha inquinato a disinquinare e a farsi pieno carico dei danni causati; per aprire una vertenza forte con lo Stato''.