venerdì 17 ottobre 2014

CHIUDERE IL POLIGONO DI TORRE VENERI

“Chiudere il poligono di Torre Veneri, o almeno sospendere le esercitazioni in corso, finchè non sarà fatta piena luce sulla reale sistuazione di degrado ambientale”. Lo chiede l’Associazione Vittime Uranio, attraverso il suo legale Bruno Ciarmoli. “Finalmente, dopo anni di denunce, - continua Ciarmoli - qualche briciolo di verità viene a galla. I dati sulla presenza di piombo e rame tenuti nascosti fino ad ora, e forniti dallo stesso Esercito (al tempo stesso controllore e controllato) sono allarmanti, e potrebbero rappresentare solo la punta dell’Iceberg, dal momento che non sappiamo se la strumentazione in dotazione a chi ha effettuato i rilievi fosse idonea a rilevare tracce di sostanze ben più dannose come torio e uranio impoverito, e se tali sostanze siano mai state cercate”.

martedì 7 gennaio 2014

Uranio impoverito, ministero condannato anche in Appello. Dovrà risarcire militare

SAVONA - I giudici della sezione lavoro della Corte d'appello di Genova hanno confermato che il tumore alla pelle di cui si è ammalato un brigadiere dei carabinieri, G.L., durante la guerra del Kosovo, è da collegare all'uranio impoverito con cui erano realizzati i proiettili in uso alle forze di internazionali. Il ministero della Difesa è stato condannato a risarcirlo con 150 mila euro. I giudici hanno rigettato l'Appello presentato dal Ministero della Difesa contro la sentenza di primo grado che si era espressa in questi termini, mettendo in relazione la malattia con la partecipazione del militare alla missione militare nei Balcani.