martedì 29 novembre 2011

QUIRRA: 6 DICEMBRE RIESUMAZIONE CADAVERI DI 15 PASTORI

Il 6 dicembre verranno riesumati i cadaveri di 15 pastori sepolti nei cimiteri di Villaputzu e San Vito. Lo ha disposto il Procuratore della Repubblica di Lanusei, Domenico Fiordalisi, nell'ambito dell'indagine sui casi sospetti di tumore nell'area del poligono interforze del Salto di Quirra tra le province di Cagliari e dell'Ogliastra. A ciascun cadavere verra' prelevata una tibia per misurare l'eventuale radioattivita' da torio e uranio. Le analisi verranno effettuate in alcuni centri universitari di fisica nucleare. E' previsto che i risultati vengano comunicati al magistrato che conduce le indagini entro la prossima primavera. Le verifiche sono state disposte nell'ambito dell'inchiesta per omicidio colposo plurimo.

Si e' invece conclusa, con i provvedimenti di chiusura indagini per sei indagati, la prima fase dell'inchiesta che riguarda il reato di disastro ambientale. I provvedimenti della procura di Lanusei erano stati notificati il 9 novembre scorso ai generali Fabio Molteni, Alessio Cecchetti e Roberto Quattrociocchi. Gli alti ufficiali comandarono il poligono del Salto di Quirra tra il 2004 e il 2010. Gli altri indagati sono il professor Francesco Riccobono, dell'Universita' di Siena, che effettuo' un controllo ambientale nel 2004 per conto del ministero della Difesa, e i due chimici Gilberto Nobile ed Elisabetta Fasciani.

ALTRI 4 MILITARI MALATI DI CANCRO

NUOVI CASI IN TOSCANA, PUGLIA, CAMPANIA, SARDEGNA - IL LEGALE, FONDI PER VITTIME A RISCHIO, DI PAOLA INTERVENGA

Ancora casi di malattia tra i militari italiani per possibile contaminazione da uranio impoverito. Sono quattro i nuovi casi che vengono denunciati da Bruno Ciarmoli, legale dell’Associazione Vittime Uranio.

“Tra gli ultimi a rivolgersi all’associazione – spiega l’avvocato – A.G., brigadiere quarantenne dei Carabinieri, di Lucca, in servizio presso la Compagnia di Pisa. Dopo alcune missioni in Kossovo all’uomo è stato diagnosticato un tumore al sigma. G.P. di Scafati, militare presso la caserma di San Giorgio a Cremano (Napoli) di 37 anni è affetto da una grave forma di cancro che interessa i bronchi e la pleura. F.R. di Sassari, 33 anni, ha subito l’asportazione di un testicolo, di un rene e di linfonodi, ma anche un trapianto di cellule staminali dopo aver prestato servizio nel 96 nel poligono interforze di Salto di Quirra, in Sardegna. Infine – continua Ciarmoli - M.C., maresciallo dell’Aeronautica di 37 anni, di Lecce, ma in servizio a Roma, combatte contro un linfoma di Hodgkin scoperto recentemente e per caso dopo una missione in Kossovo nel 2002. Un duro colpo per il quale ha dovuto rimandare anche il matrimonio”.

“In molti casi - lamenta l’avvocato - gli organi della Difesa hanno negato qualsiasi forma di risarcimento in quanto le patologie non sono risultate dipendenti da causa di servizio, ma in alcuni casi commissioni di verifica diverse hanno dato esiti contrastanti, così come sembrano contrastare le numerose norme che dovrebbero regolare la delicata materia. Tutto questo - conclude - mentre la commissione parlamentare di inchiesta si interroga su come scongiurare la perdita di oltre 24 milioni sui 30 destinati alle vittime. Fondi che potrebbero essere persi se non impegnati entro la fine dell’anno. Anche per questo l’associazione ha chiesto l’intervento del nuovo ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, per fornire assistenza concreta ai malati, spesso vittime anche dell’eccessiva burocrazia”. Secondo l’associazione i militari malati sono oltre duemila, più di 200 infine quelli deceduti negli ultimi anni.

lunedì 28 novembre 2011

SOSPETTI SU MORTE PER TUMORE CARABINIERE A SASSARI

Una morte sospetta con l'inquietante ombra dell'uranio impoverito, fra le possibili cause, per il decesso di un altro militare sardo avvenuto nel reparto di Oncologia dell'ospedale di Sassari per tumore al sistema linfatico. Aveva partecipato a una missione in Kosovo nel 2001 ma sara' probabilmente un'inchiesta a dover accertare se Carlo Caricasulo, carabiniere di 48 anni, di Pozzomaggiore, in servizio sino a qualche anno fa a Ozieri, sia morto per una patologia collegata alla missione all'estero.

Il militare era stato ricoverato una settimana fa. I primi sintomi della malattia, un tumore al timo, ghiandola del sistema linfatico, si erano presentati quattro anni fa. Sposato, padre di due figli, era stato congedato dopo l'insorgenza della patologia tumorale. Domani si svolgeranno i funerali. Nel frattempo la famiglia chiede che si faccia chiarezza sulla morte del congiunto e spinge per l'apertura di un'inchiesta.

mercoledì 23 novembre 2011

RISARCIMENTO AI FAMILIARI DI MELIS, IL MINISTERO NON RICORRE

Il Ministro della Difesa non ha presentato ricorso giudiziario contro la sentenza dell'agosto scorso del Tribunale civile di Cagliari che aveva stabilito un risarcimento di 584 mila euro ai parenti del militare Valery Melis, che aveva operato nei Balcani, morto a causa di un tumore.

'Con un atto profondamente innovativo - ha sottolineato positivamente il presidente dell'Associazione nazionale assistenza vittime arruolate nelle forze armate e familiari caduti (Anavafaf), Falco Accame - il Ministro non ha fatto ricorso contro la sentenza che assegna un compenso ai familiari del militare Valery Melis, deceduto per un tumore derivato da possibile contaminazione per uranioimpoverito.

In tutti i casi precedenti in cui la giustizia civile aveva ordinato dei risarcimenti in contrasto con le decisioni dell'Amministrazione Militare, ad esempio i casi Melone, Marica, Vacca, era stato presentato un ricorso avverso alla decisione dei Tribunali.

Per l'Amministrazione della Difesa, nel caso Melis, il risarcimento iniziale era stato costituito dall'attribuzione di una pensione di 258 euro al mese ai genitori del militare, e agli stessi era stata addirittura negata la 'speciale elargizione' adducendo il motivo che il militare Melis, che era di leva ed era poi diventato militare volontario, in base a questo status di volontario non avrebbe avuto diritto al conferimento dell'indennizzo.

Melis era deceduto, a 27 anni, il 4 febbraio 2004 dopo una lunga malattia che lo aveva colpito quattro anni prima, di ritorno da una missione all'estero, nel 1997 e nel 1999 aveva partecipato alle missioni in Albania e Kosovo.

lunedì 21 novembre 2011

QUIRRA, MORTO AGNELLO MALFORMATO POSTO SOTTO SEQUESTRO

E' vissuto poco meno di un giorno l'agnellino nato ieri malformato e posto sotto sequestro dal procuratore della Repubblica di Lanusei, Domenico Fiordalisi. L'animale, venuto alla luce in un allevamento nei pressi del Poligono interforze di Perdasdefogu-Quirra, presentava gravi anomalie alla testa, con parziale fuoriuscita della massa cerebrale. Il provvedimento emesso da Fiordalisi, che qualche giorno fa ha chiuso con sei richieste di rinvio a giudizio l'inchiesta sui sospetti tumori di pastori e animali nell'area militare di Quirra, era stato eseguito ieri dagli agenti del Corpo forestale. L'animale e' stato affidato all'Asl e gia' da domani si avvieranno le analisi per far piena chiarezza sulle cause della malformazione e accertare se possa esser messa in relazione con la cosiddetta ''sindrome di Quirra''.

domenica 20 novembre 2011

AGNELLO CON GRAVI MALFORMAZIONI NATO VICINO A POLIGONO QUIRRA, SEQUESTRATO

Un agnello con gravi malformazioni, con cervello esposto e orecchie molto piu' lunghe del normale, e' nato oggi in un ovile confinante con il Poligono interforze del Salto di Quirra, in Sardegna, ed e' stato immediatamente sequestrato dal procuratore di Lanusei Domenico Fiordalisi, che conduce l'inchiesta sui casi di morti sospette per tumori e linfomi che potrebbero essere ricondotte all'uso di uranio impoverito.

L'animale, secondo quanto apprende l'Adnkronos da fonti dirette, e' vivo e proprio per ottenere il massimo dei risultati dalle sue analisi e' stato lasciato con la madre in modo che viva il piu' a lungo possibile. In questo momento il procuratore Fiordalisi e' nell'ovile dove si e' verificata la nascita dell'agnello, insieme agli uomini del Corpo forestale regionale e ai veterinari che stanno monitorando l'animale. La zona e' sotto protezione per tutelare la famiglia, dove si sono gia' verificato casi analoghi.

mercoledì 16 novembre 2011

Il nuovo ministro Di Paola dia le risposte che finora sono mancate

Tra le questioni più spinose e mai risolte che il nuovo ministro della Difesa Gianpaolo Di Paola dovrà affrontare c’è sicuramente quella delle vittime dell’uranio impoverito. Si tratta di almeno 2mila malati e oltre 200 morti tra i militari italiani che lamentano da anni la mancanza di ogni forma minima di assistenza. Da tecnico ci auguriamo che Di Paola sappia dare le giuste risposte, che finora sono mancate, anche sull’accertamento delle responsabilità sulla vicenda.


lunedì 7 novembre 2011

LE VICENDE DEI SOGGETTI LESI: I DANNI ALLA SALUTE DEI MILITARI

CHIEDILO ALLA POLVERE
URANIO IMPOVERITO
GLI INTERROGATIVI DEGLI SCIENZIATI E DEI GIURISTI
Torino 8 Novembre 2011
Vorrei premettere che quando accenniamo alla problematica dei “soggetti lesi” ci riferiamo per lo più a soggetti ignari dei pericoli che hanno corso e indifesi rispetto a questi pericoli, che hanno riguardato il “fuoco amico” e un rischio invisibile. Si tratta di militari ma anche di civili.
Per quanto riguarda le misure di protezione per il personale che si trova a rischio, queste possono essere adottate per i militari e il personale civile dipendente da Ministeri o da civili operanti comunque alle dipendenze di organismi nazionali. Vi è cioè, una categoria di “proteggibili”. Le misure invece non possono essere adottate per uomini e donne, e in particolar modo per bambini residenti nelle zone colpite, né ovviamente possono essere adottate per la fauna, e, ancor meno, per ciò che riguarda quello che potremmo denominare un “soggetto non animale”, un soggetto costituito dall’ambiente, in particolare dalla terra e dalle sue falde acquifere. Anche nei riguardi di questo “soggetto leso”, inanimato, abbiamo comunque delle responsabilità. Vo sono, quindi, soggetti proteggibili e soggetti non proteggibili e, ovviamente, i secondi sono da dividersi in due categorie.