GLI INDAGATI
Nuovi clamorosi sviluppi nell'inchiesta del procuratore di Lanusei (Ogliastra), Domenico Fiordalisi, sulla cosiddetta Sindrome di Quirra e sul presunto inquinamento all'interno della base e l'emissione di sostanze potenzialmente nocive per l'uomo, l'ambiente e gli animali che frequentavano le aree del Poligono sperimentale interforze di Perdasdefogu-Salto di Quirra (Pisq). Nell'inchiesta sono entrati 19 nuovi indagati e un avviso di garanzia per ''ostacolo aggravato a indagini su disastro ambientale'' e' stato notificato al sindaco di Perdasdefogu, Walter Mura. Tra gli indagati vi sarebbero sette generali, alcuni dei quali avrebbero comandato il Pisq mentre gli altri avrebbero avuto incarichi relativi al controllo delle aree addestrative delle forze armate. Nell'elenco degli indagati figurerebbero anche i periti che effettuarono le prime analisi e i controlli sullo stato di ''salute'' del poligono dopo gli allarmi lanciati da associazioni ambientaliste su una grave compromissione ambientale e su casi abnormi di tumori tra il personale militare e civile e gli abitanti delle aree intorno al poligono. La nuova svolta nell'inchiesta e' arrivata dopo che nel novembre scorso, accogliendo una richiesta dell'Aeronautica Militare, erano stati revocati tutti i sequestri preventivi e probatori sugli animali allevati nei terreni, sui fondali marini, delle sorgenti e corsi d'acqua e sui rifiuti ed aree terrestri. La Procura ogliastrina aveva accolto anche la richiesta di dissequestro di una quindicina di radar dopo l'impegno del Ministero della Difesa ad avviare un piano di bonifica e di messa in sicurezza delle aree operative a tutela del personale e delle altre persone e ad interrompere tutte le attivita' di brillamento con esplosivi. Secondo la Procura,nel poligono vi sarebbe una compromissione ambientale, a causa delle presenza, come indicato in uno dei provvedimenti di sequestro delle aree, di torio 232, elemento altamente radioattivo, che puo' provocare gravi danni alla salute degli uomini e degli animali anche dopo molti anni. L'area interessata e' di circa 75 mila metri quadri. Gli esami fatti eseguire dal procuratore Fiordalisi avrebbero evidenziato anche alte concentrazioni di antimonio, piombo e cadmio, metalli tossici molto pericolosi per la salute umana e animale.(ANSA)
TORIO RADIOATTIVO NEI CADAVERI
Quantita' di torio 232, elemento radioattivo, in quantita' superiori alla norma sono state trovate nelle ossa di gran parte delle salme di pastori fatte riesumare nei mesi scorsi dalla procura di Lanusei nell'ambito dell'inchiesta per omicidio colposo plurimo legata all'inquinamento ambientale nel poligono interforze del Salto di Quirra, fra le province di Cagliari e Ogliastra. Su 12 delle 15 salme sottoposte ad analisi per la verifica dei livelli di elementi radioattivi, le analisi affidate all'Arpas e al perito scelto dalla procura, il fisico Evandro Lodi Rizzini, hanno evidenziato torio 232 nelle ossa in misura sensibilmente piu' alta rispetto alla norma. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, i dodici pastori in questione, morti per leucemie o linfomi, avevano fatto pascolare il proprio bestiame nelle aree del poligono, dove non esistevano recinti ne' cartelli che segnalassero pericoli di un'eventuale esposizione alla radioattivita'. E' emerso, invece, che gli altri tre, quelli nelle cui ossa non state evidenziate anomalie, non portavano il gregge al pascolo in quelle zone. La presenza di alti livelli di radioattivita' potrebbe essere collegata alle centinaia di missili Milan (almeno 1.200) lanciati e fatti esplodere durante test militari e attivita' addestrative nel poligono, dove risulta che siano state anche fatte brillare grandi quantita' di armi obsolete provenienti da arsenali sparsi nella penisola.
ACCAME: "FINALMENTE SI COMINCIA A FARE LUCE"
"Finalmente, per il lodevole impegno di un Procuratore della Repubblica, è stata rintracciata la presenza di torio in alcuni cadaveri di persone che hanno operato nel poligono. I pericoli del torio (più facilmente rintracciabile nei cadaveri che non l’uranio impoverito) erano noti da lunghissimo tempo, tra l’altro perché impiegati nei missili controcarro Milan che per questo motivi vennero tolti dall’impiego. Il pericolo fu anche reso noto alla Commissione Uranio Impoverito del Senato. Più di un migliaio di missili Milan è stato impiegato nel poligono di Salto di Quirra. Purtroppo anche di recente il Ministro della Difesa pro tempore La Russa, ha affermato che il personale nei poligoni non correva rischi. Ora si dovrà immediatamente provvedere che tutto il personale dei poligoni sia dotato di misure di protezione. Finora ha operato a mani nude senza neppure una mascherina. Alla luce di quanto verificatosi tutti casi di risarcimento, per cui vi era stato un diniego dovranno essere rivisti".