sabato 14 gennaio 2012

Inquinamento "nascosto" a Quirra. C'è un'interrogazione parlamentare

Interrogazione a risposta scritta 4-14446presentata da  AUGUSTO DI STANISLAO
giovedì 12 gennaio 2012, seduta n.569

DI STANISLAO. -
Al Ministro della difesa, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:

il 9 gennaio 2012 sul sito Vittimeuranio.com è stato pubblicato un articolo dal titolo «L'inquinamento nascosto del Poligono di Quirra»;

nell'articolo si torna a parlare dell'inquinamento legato alle attività militari nel poligono di Quirra e si afferma che i contaminanti potrebbero essersi annidati nel vasto sistema di grotte sottostanti l'area militare;

risulta essere una problematica già presa in considerazione circa tre anni, ma non risulta che sia stato approntato alcun piano investigativo per vagliare l'ipotesi. Il semplice prelevamento di campioni di acque dalle sorgenti potrebbe fornire valori falsamente confortanti se non si procederà all'analisi dei sedimenti depositatisi all'interno delle grotte. Il sistema di cavità de Is Angurtidorgius consta di oltre 11 chilometri di gallerie solcate da un fiume e con numerosi laghi che costituiscono una riserva idrica di notevole valore;


sempre nell'articolo si legge che i calcari si comportano come una sorta di gigantesca spugna che assorbe, senza filtrarla, qualunque sostanza rilasciata in superficie e, se non si procederà alla ricerca degli inquinanti nei depositi sedimentari delle grotte, si corre il rischio che le persone continuino ad ammalarsi per cause «misteriose»;

i tempi di transito degli inquinanti all'interno del sistema di cavità non possono essere determinati con certezza in virtù delle numerose variabili che ne governano il passaggio (clima, tassi di sedimentazione e di erosione, periodi di attività o di inattività del poligono, interazione con le argille e/o minerali, profondità di seppellimento all'interno dei sedimenti, e altro). Anche nella frazione di Quirra esiste un sistema di cavità, indipendente da quello dell'altopiano, in cui potrebbe essersi riversata una frazione delle sostanze dannose provenienti dal poligono. Se ciò risultasse vero i tempi di permanenza degli inquinanti nel sottosuolo potrebbero dilatarsi a dismisura;

viene citato inoltre anche il poligono di Teulada che insiste in parte su una zona carsica della quale, però, si sa ben poco perché gli speleologi hanno avuto scarsissime occasioni per esplorarla;

in conclusione, si afferma che le attività dei poligoni in zone carsiche possono produrre effetti deleteri per la salute a parecchi chilometri di distanza in aree apparentemente protette. Le analisi epidemiologiche non possono prescindere dalle condizioni geologiche soprattutto quando sono presenti sistemi di grotte in grado di veicolare sostanze pericolose molto lontano dal punto di immissione e in zone insospettabili. Sotto questa luce le vittime delle attività dei poligoni purtroppo potrebbero aumentare -:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti e delle informazioni citate in premessa e se abbia mai disposto ricerche ed analisi che vadano in tale direzione;

se, considerato che una parte del paese di Villaputzu utilizza l'acqua di una sorgente posta alla base del Salto di Quirra, siano mai state eseguite analisi ad hoc per individuare la presenza di nanoparticelle e se siano state rilevate incidenze anomale di malattie tra la popolazione dei rioni serviti. (4-14446)