giovedì 22 novembre 2012

URGENTE LA BONIFICA DI TORRE VENERI IN PUGLIA

Quanto è emerso dalle indagini compiute sul poligono di Torre Veneri in Puglia, nonostante la segretazione degli atti, desta non poche preoccupazioni perché sono in gioco questioni che riguardano la salute del personale, questioni che vanno oltre la tematica della segretazione.

L’intensissima attività svolta finora nel poligono non ha dato corso, purtroppo, ad alcuna bonifica effettiva nel senso che sono state finora effettuate solo delle “spolverate” in superficie (raccolta bossoli e residui bellici). Inoltre nel caso di impiego del poligono da parte di forze straniere, si generano particolari incertezze anche per la possibilità che gli utenti stranieri si avvalgano solo di autocertificazioni ed effettuino essi stessi delle “bonifiche” (in quanto ciò impedisce controlli sulle armi impiegate). Tenendo conto del fatto che nel poligono sono state utilizzate armi anti-carro, di calibro di oltre 100 millimetri (in particolare armi da 105 millimetri), è sorto il problema del conficcamento nel terreno di queste armi a profondità che può raggiungere il metro e superarlo. Inoltre non è da escludersi che siano stati usati missili anticarro con dispositivi di guida al torio. Ed il personale è stato impiegato senza le necessarie misure di protezione (tute apposite, filtri, maschere, guanti, occhiali, sovrascarpe).

Nelle zone di lancio occorre effettuare bonifiche effettive, cioè con impiego di ruspe che eseguono movimento terra a un metro, un metro e mezzo di profondità. Operazione tra l’altro delicata perché nel terreno sono conficcati dei proiettili. Il terreno sollevato va poi lavato con potenti getti d’acqua e solventi e l’acqua inquinata va raccolta in appositi cassoni metallici da ubicare in luoghi appositi.

Bisogna porre finalmente rimedio alla grande incuria con cui è stata trattata questa problematica, con la quale non si è assicurata una sufficiente salvaguardia personale.

                                                                                                                               Falco Accame