Già nel 2007 avevo interpellato l’allora Ministro della Difesa Parisi in merito all’aumento delle neoplasie registrato nella zona del poligono militare di Torre Veneri. La Commissione, istituita all’epoca, aveva visitato il poligono, ma dalla relazione finale della stessa del febbraio 2008 si evince che: “dal punto di vista organizzativo, permangono ancora dubbi circa l’adeguatezza delle procedure di controllo sulle attività svolte nei poligoni” e ancora “per quanto riguarda le vittime delle patologie nell’ambito del personale militare, non disponendo di dati precisi in ordine a coloro che hanno operato all’interno dei poligoni militari in Italia, non è stato possibile esprimere una compiuta valutazione in merito”.
Le conclusioni alle quali era giunta quella Commissione avevano lasciato, quindi, senza alcuna risposta sia la giusta esigenza di verità delle famiglie delle vittime che le preoccupazioni degli abitanti della zona interessata.
Nell’interrogazione ho inoltre chiesto se il Ministro non ritenga utile conoscere il numero di militari che, svolgendo il proprio lavoro, abbiano perso la vita e quanti abbiano visto gravemente compromessa la propria salute, per le patologie connesse all’uranio impoverito sul territorio italiano. Ritengo sia anche il caso di istituire uno sportello di pubblica utilità, a disposizione dei militari che oggi stanno vivendo il dramma umano della malattia e dei loro familiari, allo scopo di restare al loro fianco in questa gravosa situazione.
Lecce, 13 gennaio 2010
On. Teresa Bellanova