E’ morto ieri a Palermo il Caporal Maggiore Angelo Mazzola, guastatore dell’Esercito, che da 10 anni ha eseguito missioni di pace in vari paesi stranieri a partire dai Balcani. Ha operato purtroppo senza misure di protezione. Lascia la moglie e un bambino di 5 anni. E’ morto a Palermo dopo essere stato ricoverato all’ospedale della Maddalena. Il militare era affetto da un tumore al fegato che poi si è esteso ad altri organi. L’Anavafaf esprime il suo più profondo cordoglio alla famiglia.
Ora ha inizio l’iter per i risarcimenti in una situazione assai preoccupante perché vi sono oltre 400 casi in attesa di risposte sugli indennizzi. 2.536 casi furono segnalati dalla Sanità Militare nel 2007 alla Commissione Uranio impoverito del Senato. L’Anavafaf non può non rilevare la trascuratezza esistente nei riguardi dei “nostri ragazzi”. Così come a volte vengono chiamati i nostri militari. Nessuna responsabilità è mai stata ammessa circa la mancata adozione di misure di protezione.
C’è da aggiungere che la morte tra tante sofferenze per malattia contratta da uranio impoverito di un militare che ha preso parte per 10 anni a missioni di pace, passa del tutto ignorata a differenza di quanto accade per altri militari che magari sono morti per esplosione di un ordigno sempre nello svolgimento degli stessi compiti. E’ inaccettabile una tale differenza di trattamento tra militari ignorati e militari onorati. Purtroppo le ragioni sono facilmente intuibili.
Falco Accame