I risultati sull'uranio, scrive il giornale, sono emersi ufficiosamente. Gli universitari hanno analizzato il sangue e i capelli di gruppi di bambini della zona sospetta di contaminazione in Ogliastra e di altri studenti di Jerzu. E' emerso che i valori nei primi bambini sono superiori rispetto agli altri. Superiori e basta, non significa cioè che sia stato superato un livello di guardia o che ci sia una situazione di pericolo imminente.
Appare invece sufficientemente chiara la situazione emersa nel Sulcis, dove è ben noto il diffuso inquinamento da piombo che ha effetti negativi sulla crescita dei bambini. Nel 1998 sono state eseguite analisi sul sangue e nei capelli di 413 ragazzini delle scuole medie (tra gli 11 e i 14 anni) di Portoscusu, Sant'Antioco e Sestu. Nel 2002 gli esami hanno riguardato solo i capelli di 250 ragazzini di Carbonia, Gonnesa, San Giovanni Suergiu e Sinnai. Nel 2007 la stessa indagine è stata eseguita anche a Perdasdefogu ed Escalaplano. I risultati sono che nel Sulcis il piombo avrebbe un effetto negativo sulla crescita in rapporto a diversi livelli di concentrazione rilevati. Tutto normale invece a Sinnai, Sestu, Perdasdefogu ed Escalaplano dove la piomboemia non esiste.
La ricerca ha dimostrato le conseguenze negative dell'impatto ambientale delle industrie metallifere del Sulcis e l'affidabilità dell'esame dei capelli dei bambini fatto con il consenso dei genitori.