Un maresciallo dell'Aeronautica militare, Paolo Cariello, di Taranto, in servizio a Gioia del Colle (Bari), ''morto due anni fa, ma di cui solo oggi si apprende il decesso'', due carabinieri malati in Sardegna, nelle province di Sassari e Nuoro, un maresciallo di Marina malato di linfoma a Venezia e due militari veronesi ammalatisi dopo aver recuperato armi nel mare di Chioggia: sono gli ultimi casi del 2008 attribuibili a malattie provocate dall'uranio impoverito, secondo il presidente dell'associazione nazionale di assistenza vittime delle Forze Armate (Anavafaf), Falco Accame.
Del tutto incerto - sostiene Accame in una nota - resta il numero dei morti, che oscilla tra 80 e 160, e dei malati che sarebbero tra i 300 e i 2.500. ''Finalmente - conclude - la polizia giudiziaria ha inviato all'Istituto superiore della sanita' a Roma i dati ricavati dalle indagini compiute nei distretti circa i possibili casi di contaminazione, ma nulla piu' si sa circa l'esito di queste informazioni''.