Ormai non ci sono piu' dubbi: nel Poligono Interforze di Perdasdefogu c'e' uranio 238, cioe' uranio arricchito. La svolta nell'inchiesta - aperta a meta' gennaio dalla Procura della Repubblica di Lanusei per fare chiarezza sui numerosi casi di linfoma di Hodgking registratisi in questi anni nella popolazione ed alcune malformazioni negli animali - e' arrivata ieri sera, al termine delle ispezioni ordinate dal Procuratore Domenico Fiordalisi in due magazzini della base sperimentale e nella diramazione di Capo San Lorenzo.
Sono state sequestrate le cinque cassette metalliche dove i rilevatori degli esperti hanno registrato valori di radioattivita' cinque volte superiori alla norma e l'intero deposito dove erano custodite. Ma sono stati portati via anche tutti i documenti (disposizioni interne, ordini di servizio, turni di lavoro, regolamento dei magazzini) con i quali si potranno accertare responsabilita', soprattutto sul fatto che sia all'ingresso del magazzino, sia sopra le casse non erano stati posti i segnali necessari a distinguere la presenza di materiale radioattivo. Due militari, che di recente hanno svolto regolarmente servizio in quel magazzino, si sono ammalati di tumore e hanno dovuto sottoporsi a trattamenti chemioterapici.
Ieri mattina una squadra di poliziotti e vigili del fuoco specializzati, accompagnati dalla dottoressa Maria Antonietta Gatti (responsabile del Laboratorio dei biomateriali del Dipartimento di Neuroscienze dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia) e dal fisico nucleare professor Paolo Randaccio hanno fatto un sopralluogo nella base militare facendo poi la scoperta che forse apre definitivamente uno squarcio sull'intera vicenda. Il materiale ritrovato e' ora nel bunker dell'Universita' di Cagliari ed in queste ore viene disposto il controllo accurato per capire dove sia contenuto l'uranio 238. (fonte: ANSA)