(ANSA) - LECCE, 8 MAR - ''Profonda vicinanza'' alle famiglie dei salentini ex emigranti in Svizzera che stanno patendo l'insorgenza di neoplasie a causa dell'amianto, dopo anni di lavoro presso la Eternit di Niederurnen, viene espressa in una nota dall'Associazione vittime uranio. ''La questione amianto e' molto simile a quella dell'uranio impoverito'', osserva il legale dell'associazione Bruno Ciarmoli. ''In entrambi i casi - sottolinea - ci si e' trovati di fronte ad un killer silenzioso del quale i militari e gli operai ignoravano la pericolosita' e spesso entravano in contatto con la sostanza senza alcuna misura di precauzione''. ''E' per questo - conclude - che saremo al fianco delle famiglie salentine colpite, alle quali siamo disposti ad offrire il nostro supporto legale. Le condizioni per un'azione risarcitoria per le vittime e i familiari ci sono tutte''.
AMIANTO:EX OPERAI ETERNIT SVIZZERA TORNATI IN SALENTO MALATI I SEGNI DELLA MALATTIA SUL 35% DEI PRIMI 194 OPERAI ESAMINATI
(ANSA) - LECCE, 8 MAR - Circa mille salentini, tutti concentrati tra i territori di Corsano e Tiggiano, nel Capo di Leuca, tutti ex emigranti tornati in Italia dopo aver lavorato nello stabilimento della Eternit, a Niederurnen, in Svizzera, stanno morendo uno dopo l'altro per la comparsa del cancro ai polmoni a causa delle polveri respirate durante la loro attivita' lavorativa. I dati sono forniti dalla Asl che sottopone a periodiche visite gli ex operai. La storia di questi ex operai e' raccontata oggi sulle pagine de ''La Gazzetta del Mezzogiorno''. Intorno al 1960 molti giovani che non trovavano lavoro in Italia sono partiti dal Salento diretti in Svizzera, nella fabbrica della Eternit, portandosi via, grazie al passaparola, familiari, amici e vicini di casa. Dal paese elvetico sono poi tornati a casa per godersi la pensione ma ben presto hanno scoperto di essere ammalati. Tutti si sottopongono a controlli periodici grazie alla Asl di Lecce che gratuitamente effettua visite pneumologiche annuali in virtu' di un accordo con l'Unione dei Comuni ''Terre di leuca''. Molti degli ex operai della Eternit sono gia' morti a causa del cancro. Oggi ne sopravvivono circa 250 a Corsano, altri 200 a Tiggiano, alcune decine sparsi in paesi limitrofi come Gagliano del Capo e Alessano. I primi dati in possesso della Asl annunciano un disastro: sui primi 194 casi esaminati, il 35% presenta gia' i sintomi della malattia tumorale. ''Una strage - si legge nell'articolo della Gazzetta del Mezzogiorno - che sta silenziosamente annullando una intera generazione''. ''Quando i dirigenti sapevano dei controlli - racconta un operaio - ci facevano spegnere le macchine per pulirle dalla polvere''.