giovedì 8 novembre 2007

La Commissione di inchiesta si allunga il mandato

La Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito potrebbe chiedere una proroga per completare il suo lavoro d'indagine. Lo ha detto la presidente Lidia Menapace a margine di una tavola rotonda organizzata a Napoli. I lavori della Commissione dovrebbero terminare il prossimo 31 dicembre, ma molto probabilmente la conclusione della sua attività sarà rimandata di sei mesi.

"Sono quasi certa che ci sarà la richiesta della messa fuorilegge dell'uranio impoverito. Visto l'orientamento del gruppo di lavoro, credo che sarà così, ma qualora così non fosse - ha detto ai giornalisti Menapace - sarà io a presentare una proposta di legge in questo senso". Secondo la senatrice la prima cosa da garantire a tutti i militari e alle famiglie dei militari morti in seguito alle missioni all'estero per malattie è dare un risarcimento. La proposta di legge prevederà che tutti coloro che hanno "sviluppato entro 10 anni da una missione in un teatro di guerra una patologia, abbiano automaticamente diritto al risarcimento. Il diritto sarà esteso anche alla popolazione civile che risiede intorno ai poligoni di tiro".

Per Menapace, una volta che la proposta di legge andrà in Parlamento, il lavoro della Commissione potrebbe essere concluso dal momento che il suo compito non era svolgere nè analisi scientifiche nè dibattiti politici, ma unicamente indagini. "Non possiamo aspettare i tempi della scienza che al momento afferma che non è possibile stabilire un rapporto di causa-effetto tra patologie e uranio impoverito. Gli scienziati sono possibilisti. Noi lavoriamo sulla probabilità - ha concluso Menapace - e non sulle certezze e a noi basta che il rapporto malattie-uranio impoverito non possa essere escluso".

Contrario alla proroga della Comissione d'inchiesta il senatore di Alleanza nazionale e componente della Comissione, Marcello De Angelis, che ha sottolineato come esistano già leggi sull'argomento. "La Commissione è utile solo per andare incontro ai ritardi dell'amministrazione militare sulla carenza dei dati che abbiamo in materia di malati e di defunti. L'unica cosa che serve - ha dichiarato De Angelis - è applicare quegli strumenti che già erano stati stabiliti nella legge Finanziaria 2006, i 10 milioni di euro stanziati sono rimasti inutilizzati. Basta una mozione finale e una raccomandazione al Parlamento".