sabato 2 febbraio 2008

DA UN EPISODIO ACCADUTO A LENTINI NEL 1984 FORSE NUOVA LUCE SUI PERICOLI DELL’URANIO IMPOVERITO

Nel 1984, il 12 luglio, a Lentini in Sicilia avvenne un fatto sul quale calò immediatamente una cappa di silenzio. Cadde un aereo USA e la zona fu resa totalmente invalicabile per lungo tempo. L’episodio torna alla luce in un reportage di Rai News 24, dal titolo “L’assedio di Lentini. Inchiesta su una strage silenziosa”, ma questa vicenda era stata oggetto anche del convegno che si tenne ad Arcireale nell’agosto 2006 (relazione del dott. Quattrocchi).

L’episodio probabilmente deve essere messo in rapporto con le norme che vennero emanate il 20 dicembre 84 dalla NATO relative ai pericoli dell’uranio impoverito che sono causate dalle barre di uranio che all’epoca facevano parte degli impennaggi degli aerei. L’uranio è pericoloso al maneggio (le norme prevedevano l’uso di guanti, maschere, tute e occhiali) ed è ancor più pericoloso in caso di impatto dell’aereo al suolo perché è per natura piroforo e quindi genera violentissimi incendi. Inoltre si pose il problema di cosa fosse eventualmente trasportato nell’aereo.

Vi furono all’epoca della caduta dell’aereo USA sospetti circa il fatto che nell’area si verificò un incremento di patologie tumorali e leucemie. E’ noto che sugli effetti dell’uranio, materiale principale degli armamenti degli eserciti di vari paesi come USA, Gran Bretagna, Francia, Russia e altri, sono coperti dal massimo segreto specie dopo che l’uso massiccio di questi armamenti nella guerra del Golfo del 1991 ha portato a un vastissimo numero di casi di tumore, malformazioni alla nascita, malattie neurologiche come la sclerosi multipla, tra i cittadini irakeni e anche tra i reduci delle forze armate USA.

L’inchiesta di Rai News può essere importante per risollevare la problematica che sorse a suo tempo in Sicilia e che fu oggetto anche di numerosi articoli di stampa. E’ auspicabile che la Commissione sull’uranio impoverito del Senato invii i suoi esperti per chiarire alcuni aspetti della problematica ancora oggi oggetto di discussioni e polemiche in particolare dopo che, negli ultimi tempi, il conteggio di casi di possibile contaminazione che fino a qualche anno fa erano limitati a poche decine, risulterebbero superare il migliaio secondo il GOI, Gruppo Operativo Interforze della Sanità Militare si tratterebbe di 1.991 casi.

Falco Accame
Presidente Anavafaf


Precisazioni di Falco Accame per l’Ansa di Palermo.

La questione dell’aereo caduto a Lentini ripropone i temi che sono stati discussi nell’agosto 2006 in un convegno ad Arcireale con relazioni dei prof. Insirello e Quattrocchi e Roccazzello, mentre lo scrivente trattò la questione del segreto che ha impedito alla opinione pubblica la conoscenza di aspetti molto rilevanti della problematica. L’aver tenuta nascosta per anni il tema della pericolosità dell’uranio impoverito ha tra l’altro ostacolato la tempestiva applicazione di misure di protezione per i nostri militari impegnati nel golfo Persico 1991, in Somalia 1993, in Bosnia 1994 e in Kossovo 1999. Numerosi casi di possibile contaminazione da uranio impoverito si sono verificati in Sicila, come il caso Carbonaro – Siracusa, Paolo C. – Messina, Annibaldi – Catania. Recente la morte di un maresciallo. E’ auspicabile che la Commissione di Inchiesta del Senato invii il suo esperto balistico sul luogo per accogliere elementi sulla pericolosità dell’uranio.