Ancora due casi di malattia da possibile contaminazione da uranio impoverito. Riguardano un militare e un ex militare, entrambi della provincia di Cagliari, entrambi malati di tumore. Li denuncia il legale dell’Associazione Vittime Uranio, Bruno Ciarmoli.
“Un sottufficiale dei Carabinieri di 45 anni - spiega l’avvocato - sta combattendo con un linfoma non Hodgkin che gli è stato diagnosticato al rientro da una missione in Bosnia nel 2001-2002. L’uomo ha presentato la domanda per il riconoscimento della causa di servizio nel 2004, ma non ha ancora ricevuto risposta”.
“Ad un ex militare dell’Aeronautica di 32 anni - continua Ciarmoli - nel 2003 è stato diagnosticato un un linfoma di Hodgkin maligno alle vie respiratorie. Il ragazzo era stato impegnato nel 97/98 presso il poligono di Capo Teulada dove ha svolto diverse mansioni all’interno della polveriera, effettuando i servizi di guardia armata e sparando ai poligoni.”
“Nel mese di Febbraio Marzo 1998 – ha raccontato il ragazzo a Vittimeuranio.com - c'e' stata una grande concentrazione di trasporto e deposito armi e munizioni presso tutta la base. I militari venivano così a contatto con casse di munizioni abbandonate. I medici hanno supposto che la mia malattia può essere stata provocata dalle micropolveri inalate nel poligono”.