mercoledì 12 dicembre 2007

L'uranio e gli studi sul personale della Folgore

Secondo lo studio sul personale della Folgore Condotto dal Prof. Nobile, audito dalla commissione senatoriale sull'uranio, non risultano casi di contaminazione tra questi militari.

Peccato che nel luglio del 1999 sia deceduto presso l'ospedale militare del Celio il Cap. Antonino Caruso. Il Cap. Caruso ha comandato la seconda compagnia incursori paracadutisti del Col. Moschin durante la missione somala Restore Hope, dal dic. 92 fino al rientro in Italia del contingente italiano nell'aprile del 94.

Il Cap. Caruso era un ufficiale operativo impiegato in missioni ad alto rischio, sempre in prima linea, e durante la sua permaneza in Somalia non ha mai utilizzato protezioni contro l'inalazione o l'ingestione o qualsiasi altro tipo di contaminazione da sostanze tossiche, a parte ovviamente la maschera antigas normalmente in dotazione.

Il Cap. Caruso è deceduto per una gravissima forma di tumore cerebrale all'età di 42 anni, dopo una lunga e penosa agonia. Forse i dati presi in considerazione dall'esimio professore si riferiscono ad un periodo successivo all'8 maggio 2000, quando è stato disposto l'utilizzo di misure di protezione emanate dalla Folgore.

Daniela Volpi