E' 'fortemente criticabile' l'atto suppletivo d'indagine svolto dalla procura di Bari, a seguito del quale, la pubblica accusa ha nuovamente chiesto al gip di archiviare l'inchiesta su militari italiani in missione in Bosnia e Kosovo durante la guerra nei Balcani (1993-1999), e che si sono ammalati e, in alcuni casi, morti dopo essere stati esposti alle radiazioni dell'uranio impoverito.
Lo sostengono la Uil Puglia e la Ital Uil opponendosi all'archiviazione. I sindacati criticano la 'richiesta di chiarimenti' che la procura ha ottenuto dal ministero della Difesa sulle misure di prevenzione che furono adottate per proteggere i militari italiani dalle radiazioni. Secondo i sindacati, chiedere l'archiviazione in base alla risposta fornita della Difesa e' come accogliere tesi che 'sarebbero facilmente respinte in qualunque altro procedimento relativo ad infortuni sul lavoro'.
Per questo la Uil e la Ital Uil chiedono al gip di respingere la richiesta di archiviazione e di ordinare al pm Ciro Angelillis di indagare i ministri della Difesa e i capi di stato maggiore della Difesa italiani in carica dal 1993 al 2001 per colpa nella morte dei militari Andrea Antonaci, Corrado Di Giacobbe e Alberto Di Raimondo.